Ladri in azione alla Basella di Urgnano, colpiti convento e oratorio
IL BLITZ. Due furti ai padri Passionisti: danni, via soldi ed effetti personali. Il superiore: situazioni che si stanno intensificando, chiediamo più controlli.
Due colpi in poco più di due settimane, l’ultima mercoledì 17 dicembre, con danni ingenti e un senso crescente di insicurezza. È allarme furti alla Basella di Urgnano dopo i colpi messi a segno nel convento dei padri Passionisti e nell’adiacente oratorio. Il primo la notte del 1° dicembre, quando i malviventi sono entrati prima nel convento forzando una porta ma senza portare via nulla. Poi è stato preso di mira il vicino oratorio, con un più pesante bilancio: prima di entrare scassinando la porta, i ladri hanno messo fuori uso l’allarme strappando i cavi e le telecamere di videosorveglianza. Nonostante ciò, l’allarme è scattato, allertando i religiosi. All’interno sono state rubate diverse centinaia di euro, l’incasso di un weekend di iniziative e feste comunitarie.
La videosorveglianza
Le immagini della videosorveglianza, seppur parzialmente compromesse, hanno ripreso due persone con il volto travisato, mentre la telecamera di un ristorante vicino ha immortalato tre individui – nello specifico due uomini e una donna – che si allontanavano a piedi lungo una strada campestre.
Il secondo colpo, più grave, la sera di mercoledì 17 dicembre, quando nel convento erano presenti solo quattro padri, riuniti per la cena. Dopo aver scassinato una porta, i ladri hanno raggiunto le stanze dei religiosi, devastandole: cassetti rovesciati, oggetti sparsi ovunque e la sottrazione di contanti, oltre a numerosi effetti personali, alcuni dei quali di valore soprattutto affettivo. Entrambi gli episodi sono stati denunciati ai carabinieri di Urgnano.
A farsi portavoce del disagio è il superiore, padre Antonio Brambilla: «Sono situazioni che si stanno intensificando e che hanno reso la comunità locale sgomenta, delusa e spaesata. Raccogliamo sempre più spesso le testimonianze di cittadini che si sentono poco garantiti, e insicuri, e le stesse forze dell’ordine esprimono impotenza e demotivazione». Il religioso sottolinea come, nel convento, «i danni siano stati maggiori di ciò che è stato rubato. Amareggia soprattutto la sottrazione delle donazioni: una persona vorrebbe fare del bene, ma poi si scoraggia».
Sono situazioni che si stanno intensificando e che hanno reso la comunità locale sgomenta, delusa e spaesata. Raccogliamo sempre più spesso le testimonianze di cittadini che si sentono poco garantiti, e insicuri, e le stesse forze dell’ordine esprimono impotenza e demotivazione
Da qui l’appello: «Chiediamo maggiori controlli e più attenzione e coerenza nelle scelte a tutela dei cittadini, da parte delle istituzioni a tutti i livelli, a cominciare dalla magistratura e dallo Stato». Nonostante tutto, conclude padre Brambilla, «conosco la comunità di Basella e so che saprà reagire».
I furti al convento non sono però casi isolati. Come spiega Marco Cirillo, presidente del comitato per Basella, «è una brutta esperienza di cui anch’io sono stato vittima. La situazione va avanti da circa un anno, ma dalla scorsa estate c’è stato un forte incremento di furti in appartamenti e villette».
Creato un gruppo WhatsApp
Per far fronte all’emergenza, i residenti hanno creato un gruppo WhatsApp che conta una cinquantina di persone: «Lo utilizziamo per segnalare auto o persone sospette e metterci in allerta – afferma il presidente del comitato –. A Basella siamo circa 400 famiglie, ci conosciamo tutti e ciò che è insolito salta subito all’occhio. Ma sappiamo bene che non basta». Tra le ipotesi che i residenti stanno vagliando, anche quella di organizzarsi in gruppi spontanei di cittadini sul modello delle ronde di quartiere.
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