Oasi di biodiversità: il «Bosco Tondo» di Casirate diventa del Comune

NATURA. Il passaggio dalla proprietà per la cifra simbolica di 90 euro. Sarà affidato alle cure del Wwf, con la foresta di pianura sarà area naturalistica.

Per la cifra simbolica di 90 euro il «Bosco Tondo» diventerà presto di proprietà del Comune di Casirate. Si tratta di un bosco a ovest del centro abitato, nelle vicinanze delle logistiche, che nelle intenzioni dell’amministrazione guidata dal sindaco Manuel Calvi dovrà diventare un’oasi naturalistica secondo i dettami di un progetto di cura e di valorizzazione che il Comune ha affidato al Wwf.

Stiamo parlando di un’area di 38.700 metri quadri ricca di sorgive e di biodiversità, habitat naturale per la crescita e riproduzione di diverse specie di animali. Il progetto interesserà anche l’adiacente foresta di pianura, che è già di proprietà comunale, da riscoprire e da rendere quanto più possibile fruibile da parte della cittadinanza. Unanime, lunedì sera, il voto del consiglio comunale all’atto di indirizzo per l’acquisizione del «Bosco Tondo» da parte dell’ente.

«Da qualche anno - ha spiegato Manuel Calvi - stavo lavorando con la proprietà del Bosco Tondo (una società privata) per poterlo acquisire al patrimonio comunale. Si tratta di un’area ricca di sorgive e di zone umide adatte alla riproduzione di un certo tipo di fauna ma anche di diverse specie di insetti. Parlando con la proprietà ho cercato di convincerla della bontà di una cessione gratuita alla comunità casiratese e finalmente siamo arrivati a concordare il passaggio di proprietà per un somma di 90 euro a titolo simbolico».

Il progetto del Wwf Bergamo- Brescia

Dopo la firma dell’atto la palla passerà al Wwf di Bergamo-Brescia. «Con il Wwf - prosegue il sindaco - abbiamo fatto un ragionamento complessivo, riguardante sia il “Bosco Tondo” sia la foresta di pianura che assieme arrivano a misurare 340mila metri quadri. Una volta acquisito il bosco, l’associazione ambientalista partirà con l’elaborazione del progetto riguardante entrambe le aree. Conto di poterlo approvare prima della fine del mio mandato, che scade nel giugno prossimo. Nel frattempo, organizzeremo anche delle serate per presentare l’intervento alla cittadinanza per arrivare ad avere un progetto che sia il più coinvolgente possibile». Per Calvi il fatto che sia il Wwf a mettere nero su bianco quante e quali cose si dovranno e si potranno fare al «Bosco Tondo» e alla foresta di pianura è una garanzia. Fra qualche mese se ne saprà di più ma nella visione futura al «Bosco Tondo» e alla foresta di pianura si potrebbe ricalcare l’esperienza del Renova Park di Pontirolo Nuovo. Poi si dovrà pensare alle manutenzione delle aree e allora dovranno entrare in gioco degli sponsor altrimenti il Comune da solo non potrà fare più di tanto. Soddisfatto il gruppo di minoranza «Un’idea in Comune».

«Siamo soddisfatti. Siamo l’unico comune di questa zona del basso Trevigliese ad avere un patrimonio verde del genere», ha dichiarato il capogruppo Andrea Pavesi che 15 anni fa era uno degli assessori della giunta guidata dal sindaco Luigia Degeri quando fu creata la foresta di pianura.

«Nel 2021 - ha aggiunto Pavesi - avevamo presentato un’interrogazione per conoscere le intenzioni del Comune sul “Bosco Tondo”. Negli ultimi anni –ha detto Luca Gelfi, anch’egli consigliere di “Un’idea in Comune” - il bosco è sembrato un po’ abbandonato. Va bene l’acquisizione da parte del Comune, però andrà seguito». «La nostra idea è chiara –ha ribadito il sindaco -, adesso il progetto, poi il coinvolgimento di sponsor per la futura manutenzione di entrambe le aree».

© RIPRODUZIONE RISERVATA