Osio Sotto, addio Wisdom: 16 anni di sorrisi e gioia a tutti

IL DOLORE. Nel 2021 la diagnosi di leucemia. Centinaia di ragazzi alla camera ardente. «Per noi era un angelo».

Osio Sotto

«Era l’angelo di tutti perché dava gioia a tutti». Così viene ricordato Wisdom Aghore, il ragazzo di Osio Sotto che lunedì 29 settembre è morto a 16 anni a causa di una leucemia, alla Fondazione Maria Letizia Verga di Monza. E dal giorno dopo la sua morte centinaia di giovani hanno raggiunto la camera ardente allestita a Verdello, nella casa del commiato dell’azienda funebre «La Bergamasca», per portare conforto ai suoi famigliari – la mamma Elizabeth, il papà Paul e la sorella Wealth – e stringersi insieme a loro nel ricordo di Wisdom. I funerali saranno celebrati oggi alle 15, nella chiesa parrocchiale di Osio Sotto.

La diagnosi nel 2021

Era il 2021 quando il sedicenne aveva scoperto la sua malattia, venendo inizialmente preso in cura all’ospedale «Papa Giovanni». Allora Wisdom stava frequentando le scuole medie del paese e già aveva messo in mostra doti che tutti gli riconoscono: il suo sorriso e la sua capacità di voler bene a tutti. Lo dimostra il fatto che tutta la sua classe aveva deciso di regalargli un tablet per permettergli di seguire le lezioni dal letto di ospedale: «Purtroppo in quel periodo – racconta la madre – mio figlio non aveva potuto frequentare molto la scuola. Ma tutti i suoi compagni di classe continuavano a stargli vicino, andandolo anche a trovare all’ospedale». E anche i suoi compagni di calcio, della squadra Voluntas Osio, gli avevano donato una maglia firmata da tutti loro. Ora quella stessa maglia è posata sul feretro del sedicenne insieme ad una maglia del Milan, sua squadra del cuore.

«Sembrava procedere meglio»

Quella che sembrava una svolta è arrivata nel settembre 2022 quando, alla Fondazione Maria Letizia Verga, quando Wisdom è stato sottoposto a un trapianto di midollo osseo. Da allora aveva iniziato a stare bene e, concluse le medie, si è potuto iscrivere alle scuole superiori, l’istituto Marconi di Dalmine che ha iniziato a frequentare regolarmente. «Tutto – continua la madre – sembrava procedere per il meglio. A maggio però ha ricominciato a non stare bene e, una volta fatte tutte le analisi, ci è stato detto che la malattia era ritornata e che Wisdom aveva una aspettativa di vita di solo 8 mesi».

Centinaia di ragazzi

Un tempo che il sedicenne non ha voluto sprecare, continuando ad andare a scuola e condividere il suo tempo con i suoi amici. Almeno fino a quando le sue condizioni non sono peggiorate. Giovedì 25 settembre è stato costretto a un nuovo ricovero alla Fondazione Maria Letizia Verga dove lunedì 29 settembre è morto. «Quel giorno – ricorda la madre – stava tornando a casa da Monza e mi ricordo che, non appena ho imboccato la strada di casa, mi sono trovata di fronte un centinaio di ragazzi in lacrime. La notizia della morte di Wisdom era subito circolata e tutti avevano voluto ritrovarsi di fronte alla nostra abitazione».

«Gentile, solare, senza filtri»

Lo stesso è avvenuto martedì 1° ottobre quando la salma del sedicenne è stata portata a Verdello. «Wisdom – racconta un suo compagno delle elementari presente alla camera ardente – era gentile, solare, senza filtri. Una persona che ti dava sempre il suo cuore, di cui potevi fidarti. Non l’ho mai sentito parlare male di nessuno perché lui era così, voleva sempre unire, non dividere». «Era bello stare con lui – aggiunge uno dei suoi amici –. Aveva quel sorriso capace di sollevarti sempre il morale. Nell’ultimo periodo vedevamo che era stanco, ma lui minimizzava sempre e diceva “Sto bene” perché non voleva far preoccupare nessuno».

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