Patate d’autore: a Martinengo via agli eventi

LA TRADIZIONE. Dalle 15,40 di sabato 6 settembre la pedalata nel Parco del Serio, domenica 14 la vendita. Nel 2025 raccolto di duemila quintali.

Fu Luigi Veronelli, l’antesignano dei giornalisti enogastronomici, a inserire la patata di Martinengo nel censimento delle produzioni da proteggere con il marchio d’origine comunale garantita (De.Co.), per le sue ottime qualità organolettiche favorite dalle caratteristiche della terra ricca di minerali e dal microclima locale. Lo fece all’inizio degli Anni Duemila e da allora Martinengo rende onore al suo famoso tubero, con un’annuale festa che inizia oggi per la ventunesima volta e riprende il nome originario di «Patate d’autore», cui sono legate alcune iniziative. La patata in questione inizialmente era solo di varietà Kennebec, alla quale nel tempo ne sono state affiancate di più moderne, come Sifra, Diva e Adora: è a polpa bianca, adatta al consumo fresco e viene commercializzata da fine estate, per un utilizzo culinario prevalentemente rivolto alla cottura a vapore e al forno, per purea e gnocchi.

La produzione della patata di Martinengo è portata avanti da cinque aziende agricole martinenghesi e si concentra nella zona sudovest cittadina, sulle 200 pertiche dedicate alla specifica coltivazione, che nel 2025 hanno consentito un raccolto complessivo di duemila quintali.

Le 5 aziende produttrici

Una produzione regolata da un rigido disciplinare che fu varato nel 2003 e adeguato alle normative più recenti lo scorso 23 luglio. Commercializzata anche nei supermercati, la patata di Martinengo ha una lunghissima tradizione e la sua coltivazione era molto diffusa tra gli abitanti del posto, anche a uso privato, tanto da caratterizzare i martinenghesi con l’appellativo di «patatù dè Martinèngh». La coltivazione andò avanti fino all’inizio degli Anni Sessanta del secolo scorso, quando avvenne rapidamente l’abbandono dei campi da parte degli operatori agricoli verso le più remunerative industrie del Milanese: ciò comportò anche il cambio di coltivazione, verso una produzione foraggera per la zootecnia. Con l’ottenimento della De.Co. diverse aziende agricole hanno però diversificato la loro produzione, tornando in parte sulle patate; le pertiche interessate sono passate dalle 30 del 2003 alle attuali 200.

Il sindaco Pasquale Busetti sottolinea: «La valorizzazione e tutela del prodotto non passa solo attraverso il disciplinare aggiornato ma anche con l’avvenuta istituzione di un comitato promotore, del quale fanno parte il nostro Comune, la Regione, la Provincia, il Distretto agricolo Bassa Bergamasca, associazioni agricole, cuochi e gestori di ristoranti».

Il programma

Al via oggi - sabato 6 settembre - alle 15,40, da piazza Maggiore la prima iniziativa di «Patata d’autore», con una pedalata lungo il Parco del Serio e tappa intermedia con degustazione alla «Cascina Progresso». Giovedì 11 settembre alle 10,30 aperitivo al ristorante «Convento dei Neveri» di Bariano: il giorno successivo alle 19,30 cena all’Agriturismo Camporosso di Martinengo. L’esposizione e vendita delle patate si terranno il 14 settembre dalle 8 alle 19 nel centro storico martinenghese: si chiude il 10 ottobre, alle 19,30, al «Convento dei Neveri»con un incontro conviviale con tema «La patata di Martinengo: esaltazione di un prodotto della nostra terra».

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