Va al bar, ma è troppo vicino alla casa della ex: muratore finisce in manette

PUMENENGO. Doveva stare a mezzo chilometro, ma il locale era a 200 metri. Ora non può mettere piede in paese.

Un altro arresto dei carabinieri di Romano per reati da codice rosso, dopo il 33enne finito in carcere venerdì per violazione del divieto di avvicinamento e divieto di dimora nel paese dove abita la ex. Questa volta l’arresto è stato effettuato a Pumenengo ai danni di 52enne che non aveva rispettato la distanza di sicurezza dalla ex convivente impostagli dal giudice: è stato sorpreso in un bar a circa 200 metri dall’abitazione della donna, mentre aveva l’obbligo di stare ad almeno mezzo chilometro.

L’arresto del muratore che vive in un albergo a Calcio, una condanna alle spalle e un fascicolo per maltrattamenti che a dicembre approderà in udienza preliminare, lunedì 25 agosto è stato convalidato dal giudice Laura Garufi, che ha scarcerato il 52enne disponendo a suo carico il divieto di dimora a Pumenengo.

È stata la ex a dare l’allarme, avvertendo i carabinieri nella tarda serata di domenica. I militari della stazione di Romano hanno trovato il muratore nel locale mentre beveva un amaro in compagnia di alcune donne. Era gravato dal divieto di avvicinamento alla donna e così per lui sono scattate le manette.

Nel borsello un coltellino

La ex convivente lo aveva già segnalato alla mezzanotte di sabato sotto casa e alle 17 di domenica al bar dove sarebbe stato arrestato qualche ora più tardi. Ma in entrambi i casi i carabinieri intervenuti non lo avevano rintracciato. Nel borsello aveva un coltellino con lama di sei centimetri. «Mi serve in cantiere per mangiare a mezzogiorno», ha spiegato il muratore. Che ha aggiunto: «Ero al bar, ho sbagliato, non pensavo. Sono stato uno stupido».

Il difensore, avvocato Pasquale Silvestro, aveva contestato l’adozione di misure, «dal momento che il divieto di stare a mezzo chilometro dalla ex in un comune piccolo come Pumenengo vale già un divieto di dimora». Il giudice ha però accolto la richiesta della Procura: da ieri il 52enne non può più mettere piede il paese.

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