Ambulanza in dono alla Croce Blu: un presidio quotidiano per il Sebino

CREDARO. Il mezzo è stato offerto dall’associazione dei produttori di guarnizioni del Sebino. Nel 2023 il sodalizio ha effettuato 1.800 interventi di emergenza e urgenza e settemila trasporti sociali.

Con settemila trasporti sociali e 1.800 interventi di emergenza urgenza, la Croce Blu - che ha sede a Credaro - chiude il 2023 tirando le somme di un anno positivo per i suoi 140 volontari attivi. Di questi 80 sono soccorritori, 10 sono volontari di protezione civile e 50 si occupano dei trasporti sociali. Ed è proprio per potenziare questo importante servizio, oltre che per ringraziare i soccorritori in tuta arancione per quanto fanno ogni giorno, che l’associazione dei produttori di guarnizioni del Sebino ha donato 90mila euro per l’acquisto di una nuova ambulanza.

Il parco mezzi rinnovato

«Avevamo la necessità di sostituire un’ambulanza che aveva percorso 230mila chilometri -, spiega Omar Presti, direttore della Croce blu e responsabile dei volontari di protezione civile – soglia superata la quale il mezzo non è più a norma per l’emergenza urgenza». L’ambulanza nuova si aggiunge a quella acquistata in autunno grazie al contributo dell’Accademia dello sport per la solidarietà e Asc, e va a rimpinguare le fila di un parco veicoli che conta in totale 4 ambulanze (una per le emergenze e 3 per i trasporti sociali), 6 pulmini e 8 autovetture. «Possiamo contare su un parco auto tutto rinnovato – prosegue Presti –. Tra i progetti che porteremo avanti nel 2024 ci sarà l’acquisto di un nuovo pulmino a nove posti per il trasporto disabili, mentre nei giorni scorsi è arrivato anche un pulmino che useremo per la telemedicina».

Primo soccorso

Nella sede di Credaro è da poco iniziato il nuovo corso per i 16 aspiranti soccorritori, ma c’è sempre bisogno anche di volontari per i trasporti sociali. L’impegno del sodalizio presieduto da Cesare Rossi, però, non si ferma qui: con l’anno nuovo verranno potenziati i corsi di primo soccorso per le aziende del territorio, proseguiranno quelli per imparare a usare il defibrillatore semiautomatico, rivolti specialmente alle società sportive, e quelli per le manovre pediatriche di disostruzione delle vie aeree. «Puntiamo anche a potenziare il servizio di protezione civile -, conclude Presti - grazie a un’officina mobile da utilizzare a supporto dei mezzi che dovessero partire per una futura emergenza».

Lezioni nelle scuole

Parallelamente proseguiranno anche le «lezioni» nelle scuole, dall’infanzia alla secondaria di primo grado, con la mascotte «Orso soccorso». Come spiegato da Mariagrazia Toti, «grazie all’orso riusciamo a entrare in sintonia con i bambini, che in caso di un intervento in emergenza potranno riconoscerci subito e non spaventarsi». Agli alunni delle elementari i volontari insegnano come contattare il 112 e quali indicazioni fornire per l’arrivo dell’ambulanza. «Ai più grandi spieghiamo che hanno due mani che possono usare - spiega Toti –, possono dare supporto agli adulti in caso sia necessario usare un Dae, effettuare le manovre per disostruire le vie aeree e mettere il paziente in posizione laterale in attesa del nostro arrivo».

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