«Berto» e «Ghitì», sposi dal 1953 festeggiano le nozze di titanio

LOVERE. Festa in riva al lago per Alberto Manera e Margherita Tarzia. Lui 95 anni, lei 92, due figli, nipoti e 5 pronipoti, sono ancora perfettamente autonomi e hanno festeggiato l’anniversario al santuario di San Giovanni, sul monte Cala.

Settanta anni di vita insieme: il 10 ottobre del 1953 a Lovere Giovanni Alberto Manera e Margherita Tarzia, per tutti Berto e Ghitì, si sposavano; oggi, all’età di 95 e 92 anni, celebrano le loro «nozze di titanio».

Per la verità, hanno anticipato i tempi e sabato sono saliti a San Giovanni, sul monte Cala, per un pranzo insieme ai familiari. Il santuario è per la famiglia Manera una specie di seconda casa: il figlio Giuseppe è l’attuale presidente dell’associazione che gestisce il santuario e il vicino ristoro, Berto è stato per anni un infaticabile volontario per la cura di questo luogo: «Non che adesso stia fermo più di tanto – scherza il figlio Giuseppe– perché è infaticabile: cura ogni giorno il suo orto e i suoi animali».

Manera ha lavorato una vita intera all’Ilva di Lovere, oggi Lucchini Rs. A casa, Ghitì ha cresciuto i due figli e i nipoti, e anche adesso, se c’è bisogno, tiene a bada anche i cinque pronipoti. «Quando gli chiediamo se hanno bisogno di qualcosa ci rispondono sempre “ci sarà tempo per aiutarci”… Insomma, sono una benedizione e un motivo di sorriso per tutti noi» conclude Giuseppe.

© RIPRODUZIONE RISERVATA