Comuni alle prese con il caro bollette: lampioni e uffici a mezzo servizio

Crisi energetica. A Telgate il municipio riduce i giorni di apertura. Le Amministrazioni studiano la riduzione dell’illuminazione pubblica.

Strategie di sopravvivenza cucite su misura. I Comuni bergamaschi alle prese con il caro bollette stanno studiando soluzioni per risparmiare nell’immediato, con un occhio alle casse municipali e uno alle esigenze, da non trascurare, dei cittadini. E fra chi ha iniziato a ridurre i consumi dell’illuminazione pubblica (Clusone e Onore, per dirne due) e chi è pronto a convocare le associazioni per incoraggiare un contenimento delle spese (Rovetta), c’è il caso – emblematico, e a quanto risulta, per ora, unico – di Telgate. L’Amministrazione guidata dal sindaco Fabrizio Sala, guardando alle bollette dei primi 8 mesi del 2022 – bollette che superano l’intera spesa sostenuta lo scorso anno – ha deciso di dare un taglio, significativo, ai consumi del Municipio (e non solo), dando mandato di chiudere gli uffici per due giorni alla settimana, il venerdì e il sabato.

Dipendenti e telelavoro

I dipendenti comunali continueranno a lavorare anche nei due giorni di chiusura, ma lo faranno da remoto, con il telelavoro, a uffici chiusi. Un provvedimento che sarà in vigore dal 1° novembre fino a nuove disposizioni, con un’unica eccezione per gli operatori ecologici, polizia locale e operatori della biblioteca. A spaventare la Giunta i costi, salatissimi, delle utenze. Stando ai dati forniti dagli uffici comunali, nel 2021 il Comune di Telgate ha speso poco più di 17mila euro per le bollette di energia e gas riferite al solo Municipio. Ebbene, nei soli primi otto mesi di quest’anno la spesa sarebbe già arrivata a sfiorare quota 22mila euro. Significa un aumento parziale di cinquemila euro, destinato a lievitare enormemente da qui a fine anno, in particolare nei mesi in cui il consumo di gas sarà al suo massimo: non a caso le previsioni dell’Amministrazione parlano di un rincaro totale di diverse decina di migliaia di euro per il 2022. Solo e unicamente per il Municipio.

«Con la nostra delibera che autorizza il telelavoro per i dipendenti comunali prevediamo di risparmiare circa il 30% sulle utenze. Un risparmio assolutamente necessario in un momento in cui i Comuni stanno soffrendo»

«Con la nostra delibera che autorizza il telelavoro per i dipendenti comunali prevediamo di risparmiare circa il 30% sulle utenze – spiega il sindaco Fabrizio Sala –. Un risparmio assolutamente necessario in un momento in cui i Comuni stanno soffrendo pesantemente per il rincaro delle spese e che ci consentirà di evitare l’aumento delle imposte. Per non pesare sull’utenza, rimoduleremo l’orario degli uffici in modo da non penalizzare nessuno. E quello sul Municipio è solo il primo di una lunga serie di interventi volti ad alleggerire il peso di questi rialzi sulle casse municipali».

Le utenze delle associazioni

Già, le casse: a carico dei Comuni ci sono quasi sempre anche le utenze di altri edifici e impianti pubblici, fra cui – di norma – gli spazi associativi e gli impianti sportivi. E anche in questo caso i rialzi si sono già fatti sentire, come si vede – nuovamente – dai bilanci di Telgate. Se in tutto il 2021 per casa delle associazioni e campi di calcio si erano spesi poco più di 11mila euro, per i soli primi otto mesi del 2022 fra luce e gas se ne sono spesi già quasi 12mila. Non a caso l’Amministrazione ha previsto di convocare le associazioni per chiedere loro uno sforzo per ridurre spese e consumi. «La nostra proposta – spiega il vicesindaco Cristian Bertoli - sarà quella di tenere accesa la pista di atletica un solo giorno alla settimana anziché tutti i giorni, e di fare in modo che chi utilizza i campi da calcio lo faccia senza pause fra un allenamento e l’altro, in modo da non lasciare l’illuminazione andare a vuoto. Così come proporremo ai gruppi che frequentano la casa delle associazioni di concentrare le proprie attività. Ci aspettiamo la massima collaborazione: le nostre proposte sono nel solo interesse della comunità».

E se i provvedimenti presi da Telgate sembrano per ora fra i più drastici presi in provincia, è l’intera galassia dei Comuni bergamaschi a muoversi. Qualche esempio. In Val Seriana, il sindaco di Clusone sta «iniziando a testare sull’illuminazione pubblica una riduzione del flusso – spiega Massimo Morstabilini – e dell’intensità, ma anche lo spegnimento di alcuni lampioni. La situazione, viste le ultime bollette, è sempre più insostenibile: elettricità triplicata e la pubblica illuminazione 2,5 volte in più. E il problema è che ogni bolletta è sempre più elevata: al momento non sappiamo se vi saranno ulteriori aumenti, se arriveranno aiuti e di che entità». Anche Rovetta invierà una comunicazione alle associazioni sportive che gestiscono il centro sportivo comunale (campi e palestre) per invitarle a contenere i consumi, mentre a Onore il Comune da ottobre spegnerà i lampioni nelle zone artigianali, nei parchi e sulle ciclopedonali di notte.

A Fino del Monte il sindaco Giulio Scandella spiega di aver fatto tutto il possibile: «Abbiamo tutta l’illuminazione pubblica a led, le scuole e l’ex convento sfruttano fotovoltaico e centrali a biomassa, e presto monteremo altri pannelli – spiega –, tra dicembre e gennaio avevamo risparmiato circa il 36%, a fine anno vedremo invece raddoppiare i costi. In attesa di ulteriori indicazioni possiamo solo diminuire la potenza dell’illuminazione a led fino al 30%, dopo una certa ora». Anche Songavazzo sta valutando una possibile riduzione della luminosità, mentre Cerete oltre a bloccare la temperatura negli edifici pubblici dovrebbe partire con l’accensione alternata dei lampioni.

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