Caro scuola a Solto Collina, aumenti fino al 40% sulle rette per mensa e trasporto

I RINCARI. Le tariffe introdotte dalla commissaria. Per le medie lo scuolabus passa da 25 a 36 euro mensili: «Ma la maggior parte dei costi resta in capo al Comune».

Solto Collina

Non solo libri, diari, astucci e cartelle: a Solto Collina il caro scuola deve fare i conti con l’aumento delle tariffe per i servizi di trasporto e mensa gestiti dal Comune. Gli incrementi sono stati introdotti dal commissario prefettizio che da metà giugno guida il paese dell’alto Sebino, dopo la sfiducia di fine maggio dei cinque consiglieri di opposizione rimasti in Consiglio comunale votata nei confronti dell’ex sindaco Maurizio Esti, rimasto solo in seguito alle dimissioni di quel che restava del gruppo di maggioranza. La commissaria Beatrice Agata Mariano e il sub commissario Pasquale Vittorio De Marco hanno introdotto le nuove tariffe indicando la quota a carico delle famiglie per coprire i costi dei servizi che il Comune eroga a favore dei bambini della scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado.

Alla scuola dell’infanzia

Per quanto riguarda le rette di frequenza alla scuola dell’infanzia (che fa capo all’istituto comprensivo di Tavernola e include anche i costi per il servizio mensa), le famiglie di Solto Collina, Riva di Solto e Fonteno devono pagare da questo settembre 110 euro al mese, contro i precedenti 100 euro: l’incremento è quindi del 10%. Per il secondo figlio iscritto, la retta mensile scende a 90 euro. Per i non residenti nei tre Comuni, invece, la retta è passata da 160 a 180 euro a bambino.

La mensa scolastica

Per quanto riguarda la mensa scolastica, un servizio che gli alunni della scuola primaria (le elementari) sfruttano tre giorni alla settimana, il costo del buono pasto è passato da 5,50 a 5,80 euro. Per il secondo figlio costa invece 5 euro (era 4,40 l’anno scorso). In questo caso l’incremento oscilla fra il 5% e il 10%. L’aumento maggiore riguarda però il servizio di trasporto con lo scuolabus, utilizzato fino all’anno scorso da una trentina di bambini dell’asilo e delle elementari, e da circa 45 ragazzi che frequentano le scuole medie a Sovere. In quest’ultimo caso, infatti, si passa da 25 a 36 euro al mese, con un incremento del 40% circa. Cresce anche il costo per i bambini dell’asilo e delle elementari, che quest’anno devono pagare 32 euro al mese.

La polemica politica

Attorno a questi rincari si è scatenata la polemica politica, che vede ancora protagonisti gli amministratori che erano in Comune fino alla scorsa primavera: da una parte Esti accusa i «suoi» di averlo tradito e di aver quindi provocato i rincari, dall’altra Filippo Cassarino ricorda che è stata l’amministrazione comunale uscente a non procedere con le variazioni di bilancio necessarie per evitare i rincari. Insomma, nulla di nuovo in attesa che si definiscano le posizioni e le alleanze in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno. La commissaria prefettizia Beatrice Agata Mariano, però, fissa alcuni punti fermi: «Per quanto riguarda il trasporto con lo scuolabus, la maggior parte del costo del servizio, per la precisione il 64%, rimane a carico del Comune di Solto Collina: le famiglie, quindi, pur con gli aumenti introdotti, pagano il 36% della tariffa. Inoltre, il servizio è stato potenziato con un numero di fermate superiore al passato. Per quanto riguarda l’incremento del servizio mensa, invece, abbiamo introdotto un adeguamento all’inflazione calcolata dall’Istat, come richiesto dal fornitore dei pasti per i ragazzi».

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