Duro lavoro, eccellenza e «Dolce vita». Buon 60° compleanno al Riva Aquarama

L’anniversario Il 16 agosto 1962 Carlo Riva portò a Montecarlo il prototipo del suo più celebre motoscafo. I ricordi nei libri dell’ingegnere.

Riva Aquarama, buon compleanno: 60 anni portati magnificamente. Correva l’anno 1962. Era il 16 agosto e Carlo Riva dal cantiere nautico di Sarnico aveva fatto trasportare a Montecarlo, ai pontili del Riva Monaco Boat Service, il prototipo del leggendario runabout in mogano, evoluzione del Tritone n. 214. Era stato battezzato con il nome «Lipicar», dalle iniziali delle figlie Lia, Pia e Carla. Quel «capolavoro di carpenteria» - disegnato da Carlo Riva con la collaborazione dell’architetto Giorgio Barilani, e realizzato da abilissimi artigiani - doveva sostenere il battesimo del mare in Costa Azzurra. «La dolce vita» era lì.

Raccontava spesso il «pioniere della nautica» scomparso il 10 aprile 2017, che aveva ingaggiato una sfida con Gianni Agnelli. «Se riesci a ribaltarlo, correndo sul mare, te lo regalo» disse Riva. L’avvocato lo lanciò sull’acqua a grande velocità con una serie di improvvise virate, ma non riuscì a «scuffiare». L’Aquarama dimostrò le sue grandi doti marine. «Agnelli  si complimentò, ma non lo comprò perché, com’è noto, la sua grande passione era la vela» chiosava con un sorriso sornione l’ingegnere honoris causa. Ma la moglie contessa Marella Caracciolo nel 1964 acquistò il Super Aquarama n. 44, come riportano gli archivi.

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