
Cronaca / Val Calepio e Sebino
Domenica 25 Maggio 2025
Fornisce nome falso, 38enne era ricercato da 5 anni per furti
DURANTE I CONTROLLI. Fermato a Pianico su un’auto guidata da un connazionale per un normale controllo: deve scontare 1 anno e mezzo.
La pattuglia lo ha fermato per un normale controllo, poi i carabinieri hanno scoperto che l’uomo era ricercato dopo essere stato condannato per una serie di furti commessi nei negozi del Bresciano. È successo venerdì pomeriggio 23 maggio, quando i militari della Compagnia di Clusone, durante un servizio di pattuglia a Pianico, hanno intimato l’alt a un’auto nel centro abitato. A bordo c’erano due cittadini rumeni che hanno insospettito i militari per l’atteggiamento nervoso e le risposte evasive.
Così i carabinieri hanno deciso di fare controlli più approfonditi, scoprendo che il passeggero, un 38enne senza fissa dimora, aveva fornito un nome falso. Perquisito, nel portafogli gli hanno trovato il vero documento di identità: dalla banca dati è risultato che su di lui pendeva un mandato di cattura emesso dal Tribunale di sorveglianza di Brescia cinque anni fa. Da allora si era reso irreperibile. L’uomo è infatti stato condannato in via definitiva per una serie di furti aggravati, commessi nei negozi di abbigliamento di diversi centri commerciali nella zona del Garda tra l’aprile e il novembre 2015, reati per cui deve scontare una pena residua di un anno e sei mesi di reclusione.
L’uomo è stato condannato in via definitiva per una serie di furti aggravati, commessi nei negozi di abbigliamento di diversi centri commerciali nella zona del Garda tra l’aprile e il novembre 2015
Al termine degli accertamenti il cittadino romeno è stato arrestato e trasferito nel carcere di Bergamo, dove rimarrà in attesa della convalida da parte del giudice. Nessun provvedimento invece a carico dell’altro rumeno, 41 anni residente a Piancamuno. L’operazione dei carabinieri si inserisce nell’ambito dei servizi di controllo potenziati sul territorio, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati predatori. I controlli proseguiranno nei prossimi giorni nelle aree dell’Alto Sebino, dove l’attenzione resta alta anche alla luce di recenti episodi di microcriminalità segnalati da residenti e amministrazioni locali.
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