Galeotto fu lo smart working: c’è chi lascia il Belgio per Lovere

Il lago d’Iseo macina turisti. la storia di una coppia segnalata dallo Iat Alto Sebino. «Da luglio sembra di essere tornati a livelli pre Covid».

C’è smart working e smart working. Chi lavora dalla scrivania di casa sua e chi, invece, sceglie di caricare l’auto con tutto l’occorrente per trasferirsi, per un anno, a lavorare da remoto sul Sebino. A scegliere il lago d’Iseo come sede dello smart working è stata una coppia di turisti provenienti dal Belgio: «Proprio oggi (venerdì 30 luglio, ndr) una coppia belga è entrata nel nostro ufficio turistico per chiedere informazioni sulle attività da fare sul lago, e si sono scoperti essere moglie e marito che hanno lasciato il Belgio per lavorare, da remoto, da Lovere – racconta Andrea Zandonai, responsabile dello Iat Alto Sebino -. La cosa che più ci ha sorpreso, positivamente, è che non hanno scelto di trasferirsi da noi per qualche settimana, o per la stagione estiva. Lavoreranno qui per un anno intero. È davvero l’ennesima conferma che il lago è riuscito a distinguersi come destinazione turistica slow, l’immagine che con Visit lake Iseo abbiamo promosso del Sebino “a quiet place” ha fatto centro».

E se fino a giugno i dati raccontano di un turismo, sul Sebino, ancora fortemente domestico, da Sarnico e da Lovere assicurano di una ripresa, recente, anche del turismo straniero. «Assolutamente sì, e dirò di più - aggiunge Zandonai - da luglio ci sembra di essere tornati ai livelli pre-Covid: abbiamo olandesi, tedeschi, belgi che soggiornano sul lago, anche per periodi lunghi, e non crediamo di sbilanciarci nel dire che il nostro zoccolo duro è tornato. Certo, c’è un’eccezione: mancano ancora gli inglesi». Ad attrarre i turisti, italiani ma anche esteri, sono soprattutto le attività all’aria aperta: «I viaggi in battello sono sempre i più gettonati, ma c’è un interesse fortissimo anche per la rete di sentieri, in testa il cammino di Carlo Magno che in cinque tappe accompagna fino in Val Camonica, la via Valeriana sul bresciano e le passeggiate fino alle panchine giganti. Altra meta amatissima, soprattutto per fare il bagno, l’orrido del Bogn».

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