Il grande abbraccio di Sovere per l’ultimo saluto al giovane Matteo

IL LUTTO. Parcheggi d’auto e chiesa gremita al funerale del ventiduenne per le ferite riportate in un incidente stradale, giovedì pomeriggio 25 maggio. I messaggi commoventi degli amici e dei parenti e le note di una canzone per il commiato.

Le auto parcheggiate fino in Poltragno, perché a Sellere non c’era posto. La canzone «Pastello bianco» dei Pinguini Tattici Nucleari trasmessa a fine Messa. La chiesa piena, come il sagrato e la scalinata che arriva in strada. Amici che cercano di rincuorarsi a vicenda. I vigili del fuoco di Lovere e di Clusone in divisa. Sono le istantanee del funerale di Mattia Gualeni che ha riunito nel pomeriggio del 25 maggio tutta la comunità di Sovere e dei paesi vicini. Il ventiduenne è morto la sera di lunedì 22 maggio in ospedale a Bergamo dopo un incidente in moto a Riva di Solto.

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La chiesa era gremita, così il parroco don Angelo Passera, che ha celebrato insieme al curato don Denis Kra e al parroco di Castro, don Federico Chiappini, ha fatto installare un amplificatore all’esterno, per consentire a tutti di seguire l’intero rito. Dopo aver letto il Vangelo della morte di Lazzaro e del dolore delle sue sorelle, don Angelo ha cercato di trovare parole di conforto per il papà Andrea (vigile del fuoco ndr), la mamma Simona e i fratelli Fabio e Valentina: «Ci tenga vivi – ha ripetuto don Passera anche a fine Messa – la speranza della Resurrezione». Poi hanno parlato gli amici e i parenti con commoventi messaggi di saluto e ricordi. All’uscita dalla chiesa, il feretro è stato preso in consegna dagli amici che lo hanno portato in spalle fino al vicino cimitero. Ad accompagnali c’erano le note dei Pinguini Tattici Nucleari: nell’aria rimangono alcune delle parole scritte anche sul lenzuolo appeso davanti alla chiesa: «Un addio suona troppo serio. E allora ti dirò bye bye».

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