Il liceo Celeri piange la prof Bardelli: «Una leader»

LOVERE. L’ex docente è morta a Rogno a 70 anni. Avviò il laboratorio di teatro da cui scaturì la «Settimana della cultura classica».

Una professoressa appassionata, che metteva nel suo lavoro e nel rapporto con gli studenti tutto quello che poteva dare. Difficile trovare parole per descrivere Onelia Bardelli, ex docente del polo liceale di Lovere e presidente dell’associazione Amici del Tadini, morta ieri a Rogno a 70 anni dopo aver tenuto testa a un tumore. Originaria di Parma, aveva studiato archeologia, partecipando a diverse campagne di scavi a Pompei. Era arrivata nella nostra provincia per insegnare latino e italiano nelle scuole della Bassa, poi era entrata di ruolo e aveva scelto il liceo scientifico Cesare Battisti a Lovere, dove è rimasta fino a quando questa scuola è confluita nel polo liceale Decio Celeri dove, per quasi vent’anni, è stata docente al classico.

Il laboratorio teatrale

A lei si deve l’istituzione venti anni fa di un laboratorio di teatro da cui è scaturita poi la «Settimana della cultura classica», l’iniziativa che richiama nell’alto Sebino scuole da tutta Italia per mettere in scena tragedie e commedie greche e latine. La prossima edizione sarà tra un mese: «Sarà impossibile trattenere le lacrime – racconta una collega –. Onelia era un vulcano, aveva la capacità di occuparsi di tantissime cose contemporaneamente, la famiglia numerosa e la scuola per lei avevano la stessa importanza. Organizzava viaggi e gite, ci portava a teatro, e ad ogni uscita aggiungeva una sosta e ci regalava una chicca in più: un museo, una chiesa, un borgo, un cibo cucinato bene, perché la sua curiosità culturale non aveva limiti. Con noi era una grande leader».

Per i suoi 50 anni si era regalata un viaggio a Siracusa e lì aveva partecipato agli spettacoli nel teatro greco: si era innamorata di questa proposta e l’aveva voluta portare a Lovere, sperimentando il teatro come strumento didattico, formativo ed educativo. «Era la sua visione di scuola – aggiunge la collega –: le lezioni non devono essere solo frontali, ma permettere ai ragazzi di essere protagonisti del processo di apprendimento».

Da tempo malata, ha vissuto con lucidità e consapevolezza anche gli ultimi anni. Con i colleghi, i collaboratori, gli amici, la piangono il marito Gianni Mondini e i figli Michele, Maria, Tommaso ed Emanuele. I funerali saranno celebrati martedì 25 aprile alle 14,30 nella chiesa della Rondinera di Rogno.

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