Investito con l’e-bike da un’auto, muore dopo un mese e mezzo

LA TRAGEDIA. Bruno Petenzi, di Branico di Costa Volpino, aveva 56 anni. L’incidente il 12 marzo scorso davanti al cimitero di Corti. Le condizioni fin da subito gravissime. Sabato i funerali.

Lo scontro con l’auto che svoltava, la violenta caduta sull’asfalto dopo essere stato sbalzato dal sellino della sua e-bike, i soccorritori arrivati d’urgenza e che lo avevano rianimato in extremis e poi il lungo ricovero in ospedale. Bruno Petenzi, fabbro di Branico di Costa Volpino, da quel momento non si è più ripreso: classe 1968, è morto un mese e mezzo dopo quel drammatico incidente in cui era rimasto coinvolto il 12 marzo scorso, lasciando nel dolore la sua grande famiglia e tutti gli amici che in queste settimane avevano sperato potesse riprendersi.

L’incidente il 12 marzo

La dinamica dell’incidente trasformatosi in tragedia è ancora al vaglio dei carabinieri della stazione di Costa Volpino, che fa capo alla Compagnia di Clusone, e della Procura di Bergamo, rimasti in attesa di conoscere le sorti del cinquantaseienne prima di poter definire la posizione del settantacinquenne di casa a Costa Volpino che quella sera era al volante della Fiat Panda coinvolta nello scontro. Erano le 19,30 circa del 12 marzo quando, dall’incrocio tra via XXV Aprile e via Aria Libera a Costa Volpino, proprio di fronte al cimitero della frazione di Corti, era scattata la chiamata al 112, il Numero unico delle emergenze.

Il rumore provocato dall’impatto tra la e-bike e l’auto, infatti, aveva allarmato numerosi residenti, molti subito riversatisi in strada per capire cosa fosse successo. A prestare i primi soccorsi a Petenzi erano stati alcuni automobilisti. Con loro anche un ventitreenne che abita poco distante dal luogo dell’accaduto e che fa il volontario per la Croce Blu di Lovere: intuita la gravità della situazione, non ci aveva pensato due volte ed era corso in strada per fare ciò che poteva in attesa dell’arrivo dei colleghi con l’ambulanza inviata dal 118.

Al loro arrivo, i soccorritori e l’equipaggio medico sanitario dell’elisoccorso, decollato quella sera da Como, avevano trovato il cinquantaseienne privo di sensi: dal capo aveva perso molto sangue e avevano dovuto rianimarlo per diversi minuti prima di riuscire a stabilizzarlo, in modo da caricarlo sull’eliambulanza per il trasporto d’urgenza all’ospedale Poliambulanza di Brescia, dove era arrivato in gravissime condizioni. Ricoverato in Terapia intensiva per diverse settimane, però, da quell’incidente Bruno Petenzi non si era più ripreso ed è morto un mese e mezzo dopo.

Stando alle ricostruzioni dei carabinieri, l’artigiano di Branico stava scendendo verso il centro del paese quando, all’altezza dell’incrocio del cimitero di Corti, è stato travolto. Il settantacinquenne alla guida della Panda stava svoltando in via Aria Libera, in direzione di Lovere, quando – stando alle prime ricostruzioni dei fatti, ancora comunque al vaglio dei carabinieri – avrebbe tagliato la strada al ciclista che, dopo un volo di alcuni metri, è atterrato sull’asfalto. La e-bike e la macchina sono state poste sotto sequestro, mentre il conducente dell’utilitaria, illeso, è risultato negativo all’alcoltest cui era stato sottoposto dai militari dell’Arma – come sempre in casi del genere – subito dopo l’incidente. Starà ora alla Procura, all’esito delle indagini dei carabinieri di Costa Volpino, definire le eventuali responsabilità del conducente del veicolo: quest’ultimo è stato iscritto, come da prassi, nel registro degli indagati.

Venerdì la veglia, sabato i funerali

In queste ore si moltiplicano i messaggi di cordoglio degli amici e dei conoscenti, che ricordano Bruno Petenzi come una persona solare e sempre sorridente, oltre che per la sua professione. Fabbro nell’attività artigiana di famiglia, a piangerlo ci sono il padre Giovanni, la sorella Cinzia con Giorgio, i fratelli Erminio con Roberta e Dario con Clara. E poi i nipoti: Valentina con Mattia, Sharon e Alex. I funerali verranno celebrati sabato 27 aprile, alle 15, nella parrocchiale di Branico. Venerdì, alle 19, la veglia di preghiera a casa, in via Rive 6, dov’è allestita la camera ardente di Petenzi.

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