L’Accademia Tadini presenta il suo «biglietto da visita»: nuovo logo e App

Lovere La firma del conte Tadini siglerà gli atti dell’Accademia e con l’applicazione delle guide virtuali accompagneranno i visitatori nelle sale.

Lo scorso weekend le sue gallerie d’arte sono state riaperte al pubblico dopo la chiusura invernale, ma le novità dell’Accademia Tadini saranno svelate al pubblico oggi, sabato 9 aprile: alle 16,30 nella Sala degli Affreschi si terrà la presentazione del nuovo logo e dell’App sviluppata per accompagnare i visitatori alla scoperta dei suoi capolavori.

Una donazione nel 1829

Il logo riprende la firma autografa del conte Luigi Tadini ed è stato sviluppato da Gigi Barcella, creativo di Lovere, e Daria Donadoni, di MoMa Comunicazione di Bergamo. «L’Accademia di Belle Arti Tadini – spiegano - è stata voluta dal conte Luigi Tadini per poter esporre tutte le sue raccolte d’arte (porcellane, antichità, sculture, libri, tele) e per ospitarvi scuole di musica, canto, e disegno. E tutto questo immenso patrimonio è stato donato, nel 1829, alla Comune di Lovere e quindi alla comunità. La passione per l’arte del conte Luigi, della moglie Libera Moronati e del figlio Faustino, unita al loro ideale che dovesse essere accessibile a tutti, sono personificate nel palazzo neoclassico che racchiude da quasi 200 anni il loro spirito».

Quattro protagonisti della storia del museo

Se la firma di Luigi Tadini punta a rendere riconoscibile l’accademia, la nuova App si propone come strumento per arricchire l’offerta culturale del museo mettendola a disposizione di tutti. L’applicazione, scaricabile per i sistemi Android e iOS, offre al visitatore gli strumenti per creare un percorso di visita individuale e personalizzato scoprendo la galleria, il suo patrimonio e la sua storia. Dalla pagina principale si può accedere a una introduzione storica generale, alla pianta del museo, al commento di 40 opere particolarmente significative. L’App propone percorsi tematici e «esperienze» grazie al virtuale intervento di quattro protagonisti della storia del museo, che interagiscono con il visitatore raccontando il loro punto di vista e accompagnandolo nelle sale. La nuova App, sostenuta con un contributo di Regione Lombardia, è stata progettata e realizzata da MoMa Comunicazione con la collaborazione dell’associazione culturale Olive a pArte di Lovere.

Interventi di studio e restauro

«L’Accademia Tadini – conclude il suo presidente Roberto Forcella - negli ultimi anni ha concentrato i propri interventi di studio e restauro sulla definizione dell’identità del museo, facendo emergere l’importante ruolo del conte Luigi Tadini, cui si deve, nel 1829, l’istituzione del museo, come punto di partenza per una valorizzazione culturale del patrimonio. Questo percorso trova oggi un punto di arrivo con le due novità».

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