Mattone, Sarnico è la Montecarlo del lago

MERCATO IMMOBILIARE. Report di Tecnocasa, nel paese del Basso Sebino si arriva anche a 4.000 euro al metro quadro. Valori simili al centro di Bergamo. Decisiva la vicinanza all’autostrada. L’Endine più economico, crescono gli affari.

Sarnico «capitale» del mercato immobiliare del lago d’Iseo, mentre sul lago d’Endine si va a caccia d’affari. Per chi vuole investire da quelle parti, il ventaglio dei prezzi è ampio e adatto a «tasche» diverse. Lo racconta il report dell’Ufficio studi di Tecnocasa dedicato ai laghi d’Italia e basato sulle quotazioni del secondo semestre 2024. In chiave locale, Sarnico batte anche la sponda bresciana e segna i prezzi più alti di tutto il Sebino: qui un immobile signorile usato parte dai 2.200 euro al metro quadrato e arriva ai 3.700 per il nuovo, superando anche i valori dei «cugini» di Paratico, Sulzano e Sale Marasino (dove al massimo si chiedono 3.000 euro al mq). Per fare un paragone, le quotazioni massime di Sarnico si avvicinano a quanto si richiede a Bergamo città per soluzioni tra viale Vittorio Emanuele e la zona dei Colli.

Prezzi più accessibili in altri paesi

Qualche occasione a buon prezzo la si può trovare nei paesi più piccoli o nelle frazioni montane: per un usato di media qualità, le offerte si aggirano sui 1.100 euro/mq per Castro, Costa Volpino, Predore e Riva di Solto, mentre a Lovere si sale a 1.300; il nuovo veleggia ovviamente su livelli più alti, toccando picchi di 2.600 euro/mq a Lovere e 2.500 a Zorzino di Riva di Solto. Perché Sarnico brilla così tanto, superando ad esempio anche il borgo storico di Lovere? Nella scelta degli acquirenti, spiega Tecnocasa, un fattore decisivo è la vicinanza all’autostrada, ecco perché nella zona tra il basso lago e il casello della A4 di Palazzolo (che è a Capriolo, a una manciata di chilometri da Paratico e dalle sponde) i prezzi lievitano.

Lo sguardo d’insieme rileva però un rallentamento dei prezzi: nella seconda parte del 2024, stando a Tecnocasa, la sponda bergamasca ha visto calare del 3,9% le quotazioni. Ma dipende molto dai clienti e dall’alloggio desiderato: «Gli acquirenti italiani arrivano dalla provincia di Brescia e Bergamo e comprano un bilocale per trascorrere i fine settimana – si legge nello studio -. Sulla sponda bergamasca il mercato cambia e gli stranieri si interessano a rustici a prezzi contenuti, tra 80mila e 150mila euro. A Sarnico sono in corso diversi cantieri di nuova costruzione che si vendono a 4.000 euro/mq e sono acquistati soprattutto come abitazione principale. Piace sempre il borgo di Predore, mercato più di nicchia dove è difficile trovare immobili in vendita, ma dove c’è apprezzamento da parte di acquirenti stranieri con budget più contenuti, alla luce di prezzi intorno a 1.800-2.000 euro/mq per un buono stato e 1.200-1.300 euro/mq per soluzioni da ristrutturare».

Le occasioni sul lago d’Endine

E poi c’è il capitolo lago di Endine. «C’è chi ripiega sul lago d’Endine, anche per i prezzi vantaggiosi – prosegue lo studio–. Nei centri storici dei borghi, una soluzione usata va dai 700 ai 1.100 euro/mq, mentre il nuovo è in vendita a 1.200-1.700 euro/mq. Più care le soluzioni che garantiscono più verde o un miglior affaccio sul lago: in questo caso gli immobili usati spaziano tra i 1.100 e i 1.700 euro/mq, mentre il nuovo è in vendita a 1.200-1.800 euro/mq.

Negli ultimi tempi il territorio del lago d’Endine sta dimostrando un grande dinamismo nel settore immobiliare. Gli acquisiti di nuove case sono in netto aumento un po’ ovunque, in particolare a Monasterolo; e tra gli acquirenti figurano molti stranieri, soprattutto polacchi e israeliani, a testimonianza che le inquietudini scatenate dalle guerre a Gaza e in Ucraina (paese al confine con la Polonia) possono produrre una serie di effetti a catena, concreti, palpabili e capaci di impattare anche sulla vita di comunità che vivono lontane dai campi di battaglia.

«Sul lago d’Endine la richiesta è robusta – conferma l’immobiliarista Fiorenzo Cortesi di Casazza -, e tra i nostri clienti contiamo molti polacchi e israeliani. Da quando sono iniziati i conflitti in Ucraina e a Gaza, comprano case all’estero. In Italia abbiamo assistito a un boom, ed è successo anche sul lago d’Endine: sono state 35 le operazioni di questo tipo. Lo fanno per trasferirsi direttamente o per prepararsi a un eventuale trasferimento nel prossimo futuro: sono preoccupati».

«Vendiamo tutto in due mesi»

A livello di zone, tra Endine, Ranzanico, Spinone e Monasterolo, il più gettonato è quest’ultimo, e non solo dai compratori che vengono dall’estero. «Le ragioni sono tante – prosegue Cortesi –: è piccolo, tranquillo, piacevole a livello di paesaggio, e gli investimenti che verranno fatti nel prossimo futuro per la costruzione del ponte che collegherà Monasterolo a Spinone potrebbero irrobustire ulteriormente la domanda».

Il lago d’Endine, inoltre, non ha perso il suo appeal nei confronti della più tradizionale clientela milanese, che ormai da decenni si è radicata sul territorio, dove sono numerose le seconde case. Ora, però, le ragioni dell’esborso sembrano diverse: «Vediamo tante persone comprare casa qui e vendere la loro proprietà a Milano, una città in cui per molti è diventato complicato vivere per via del carovita – conclude Cortesi –. Certo, i prezzi delle case sono aumentati anche sul lago. Abbiamo tante richieste e poca offerta. Ormai vendiamo tutto in un paio di mesi, mentre qualche anno fa era diverso: in media occorreva aspettare dai sei mesi a un anno».

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