Precipita per 10 metri. Grave l’ex presidente del Cai di Lovere

L’incidente. Luisa Bianchi, 57 anni, era sul monte Cala insieme alla figlia: caduta per il distacco di una roccia. Sul posto i pompieri e l’elisoccorso: ricoverata a Brescia.

È ricoverata in gravissime condizioni al Poliambulanza: Luisa Bianchi, l’ex presidente del Cai di Lovere, è precipitata nella zona della falesia sotto il santuario di San Giovanni sul monte Cala e ha fatto un volo di una decina di metri. Con lei c’era la figlia, Erica Polloni, che ha dato l’allarme: la donna è stata recuperata con l’ausilio di un verricello che ha calato dall’eliambulanza il personale sanitario e l’ha portata in ospedale al Poliambulanza di Brescia, dove in serata è stata sottoposta a un delicatissimo intervento per cercare di salvarle la vita.

Luisa Bianchi, 57 anni, è rimasta vedova il 2 giugno del 2019: quella domenica suo marito Sergio Polloni, istruttore regionale del Club Alpino Italiano, era precipitato in Presolana e per lui non c’era stato purtroppo nulla da fare.

Nel 2019 il marito Sergio Polloni era morto cadendo in Presolana

Giovedì dopo pranzo insieme alla figlia era uscita di casa per un’escursione sul monte alle spalle dell’abitato di Lovere: erano partite a piedi e si erano incamminate lungo i sentieri che da dietro la loro abitazione conducono verso il santuario di San Giovanni. Una volta arrivate nella zona della falesia, considerata una delle pareti più impegnative dell’alto Sebino dagli appassionati di arrampicata sportiva, avevano deciso di cercare di raggiungere la vetta del «corno di San Giovanni» salendo per la via normale, che non richiede particolari abilità ma che in alcuni punti prevede di doversi appoggiare ad alcune roccette per fare presa e per non perdere l’equilibrio. Stando a quanto avrebbe riferito la figlia ai soccorritori, una di queste pietre a cui Luisa Bianchi era aggrappata si è staccata di colpo dalla parete facendo perdere l’equilibrio all’ex presidente della sezione loverese del Cai.

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La cinquantasettenne è caduta all’indietro, cadendo tra le rocce e nel bosco sottostante, fermandosi a circa dieci metri più in basso rispetto al punto della caduta. A dare l’allarme, attorno alle 14,30, è stata la stessa figlia che è riuscita a chiamare il 112: l’Areu ha fatto intervenire sul posto i vigili del fuoco volontari di Lovere con il nucleo Saf di Bergamo, i volontari del Soccorso alpino della stazione di Clusone e l’eliambulanza decollata da Sondrio.

Per i soccorritori non è stato facile raggiungere la zona e individuare la donna, che aveva perso conoscenza e non rispondeva ai loro richiami. Il tecnico di elisoccorso che si è calato con il verricello l’ha poi issata a bordo dell’eliambulanza che l’ha portata alla Poliambulanza di Brescia dove è stata ricoverata. Accompagnata da un conoscente, in serata l’ha raggiunta la figlia che agli amici ha confidato che la madre è in gravi condizioni per i traumi e le ferite riportate nella caduta. I medici stanno valutando con attenzione l’evolversi delle sue condizioni.

Luisa Bianchi è stata presidente del Cai di Lovere ed è istruttrice sezionale di alpinismo. Il marito Sergio Polloni era invece istruttore regionale. Il 2 giugno del 2019 stava arrampicando su una parete della Presolana insieme ad alcuni allievi. Per lui il distacco dello spuntone di roccia a cui era assicurato è stato fatale: era caduto nel vuoto ed era precipitato per una trentina di metri.

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