Cronaca / Val Calepio e Sebino
Giovedì 27 Novembre 2025
Sarnico, in arrivo 8,4 milioni per la diga del lago. Finalmente i lavori
IL PROGETTO. Gli attesi fondi governativi saranno utilizzati per messa in sicurezza e riqualificazione antisismica. Il direttore del Consorzio dell’Oglio: intervento strategico.
Un’opera di rinnovamento attesa da anni per rinverdire in ottica antisismica la diga che con le sue sei maestose pile in cemento da 92 anni è silenziosa e preziosa guardia sul Sebino, sia quando il lago si gonfia e fa paura, sia nei giorni di secche e pure quando il lago conosce stagioni da incorniciare, come quella dell’estate 2025.
Insomma, un manufatto ingegneristico di cemento e acciaio efficace ed efficiente, di 124 metri di lunghezza e 9 di altezza che ha richiesto due anni di lavoro da parte di circa 900 addetti e tuttora in grado di servire e rappresentare una frontiera tra il bacino lacuale e il fiume Oglio. Sono in arrivo dal Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico governativo, finanziamenti per 8,4 milioni di euro per concretizzare l’importante progetto di riqualificazione antisismica e messa in sicurezza della strategica diga di Fosio a Sarnico, guardiana insostituibile per i 16 comuni del Sebino, bergamaschi e bresciani, a cavallo tra il lago e il fiume Oglio.
Attualmente la diga garantisce la completa funzionalità e servizio, ma la sua longevità e storia necessità di un make-up generale
Dal 1933
A confermarlo è stato il Consorzio dell’Oglio con sede a Brescia in via Solferino, che si occupa di sorvegliare e regolare il livello del lago. L’opera partirà nell’ottobre del prossimo anno e dovrà concludersi entro marzo del 2028. Attualmente la diga garantisce la completa funzionalità e servizio, ma la sua longevità e storia – è funzionante dal novembre del 1933 – necessità di un make-up generale e di prevenzione antisismica, essendo chiaramente oggi non in linea con le attuali normative. Pertanto il maxi intervento porterà al consolidamento sia a monte che a valle delle sotto fondazioni della traversa, alla sostituzione delle 5 paratoie, alla modifica delle parti che permettono di alzarle e abbassarle, attualmente ad azione idraulica e che diventeranno a sistema elettromeccanico. Infine migliorìe alla movimentazione degli organi di scarico.
L’imponente diga era stata progettata dal professor Gaetano Ganassini, all’epoca titolare della cattedra di Idraulica al Politecnico di Milano, e negli anni si è confermata un vero e proprio capolavoro per la sua funzionalità a difesa del lago e non soltanto
Spiega Claudia Vezzani, direttore del Consorzio dell’Oglio: «Siamo soddisfatti e la fumata bianca era attesa. Si tratta di un intervento strategico per la rimessa a nuovo della struttura e fa seguito a un primo lotto lavori che ha riguardato le traverse, favorito da fondi del Pnrr per 1 milione 400mila euro, che ha coinvolto le scale di accesso, la passerella di coronamento della traversa e consolidamento delle pile della struttura. Peraltro le tempistiche previste dovranno essere rispettate e non sono previsti particolari disagi alla funzionalità della diga durante i lavori». Proprio in questo periodo sono stati portati a termine anche gli interventi di adeguamento sismico, riqualificazione esterna e degli interni della Casa di guardia attigua alla traversa e utilizzata dal personale operativo nell’attività di sorveglianza e regolazione «a vista», completata dal lifting all’abitazione del custode. Intervento, quello sulla Casa di guardia, avviato nel marzo del 2023 e reso fattibile dal un contributo di 2 milioni di euro garantiti dal Fondo per lo sviluppo e la coesione dello Stato e che hanno permesso anche la realizzazione del progetto di fattibilità della riqualificazione complessiva della diga.
Sono in arrivo dal Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico governativo, finanziamenti per 8,4 milioni di euro per concretizzare l’importante progetto di riqualificazione antisismica e messa in sicurezza
Una traversa che per poco più di 90 anni, grazie alle manovre di regolazione del Consorzio dell’Oglio, ha garantito un adeguato livello del bacino, coniugando le esigenze di impatto turistico e di igiene sui 16 comuni sul lago, le necessità idriche sulle derivazioni irrigue nelle pianure coltivate delle province di Bergamo, Brescia e Cremona e i bisogni delle centrali idroelettriche a valle che producono energia. L’imponente diga era stata progettata dal professor Gaetano Ganassini, all’epoca titolare della cattedra di Idraulica al Politecnico di Milano, e negli anni si è confermata un vero e proprio capolavoro per la sua funzionalità a difesa del lago e non soltanto.
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