Assistenza medica: «In Valle Brembana weekend scoperto»

SANITÀ. Ancora segnalazioni di disagi per le carenze del servizio ex Guardia medica. A rilento gli effetti del nuovo accordo. Domani confronto Ats e sindaci.

Continua a essere un problema non risolto, nella Bergamasca, il servizio di Continuità assistenziale (Ca). Nonostante la firma, arrivata lunedì 19 giugno, del nuovo accordo di riorganizzazione delle attività dell’ex guardia medica, il weekend appena terminato è stato ancora all’insegna della caccia al medico: la maggior parte delle sedi di Ca nella provincia resta scoperta.

A evidenziare la problematica irrisolta sono gli stessi medici dimissionari e gli amministratori del territorio, che sottolineano la chiusura delle sedi e i numeri di vicariamenti elevati. In Valle Brembana, infatti, territorio composto di 38 comuni, con una popolazione di poco meno di 40mila abitanti, come testimoniato in un annuncio del Comune di San Pellegrino Terme, nella notte tra sabato e domenica nessuna delle sedi era aperta.

Zone scoperte

«Piazza Brembana, San Giovanni Bianco, Serina, Zogno, Villa d’Almè: tutte chiuse – dichiara Vittorio Milesi, vicesindaco di San Pellegrino Terme –. Questo vuol dire che eravamo completamenti scoperti. E ovviamente ci sono lamentele perpetue. È chiaro che le lamentele sono di chi ha l’esigenza, non di tutti, perché grazie a Dio non tutti hanno bisogno di notte o il sabato e domenica della guardia medica, ma chi ha necessità, soprattutto in certe condizioni, soprattutto le persone anziane che non possono muoversi, se non ha il dottore che viene a casa entra nel panico e noi abbiamo avuto diverse segnalazioni da questo punto di vista. Mi meraviglia che nessun altro faccia presente la situazione».

Amministratori e cittadini vorrebbero almeno conoscere quali sedi sono aperte per sapere dove recarsi in caso di necessità.

«Ats fino a qualche mese fa – aggiunge Milesi – mandava ai sindaci l’elenco delle sedi coperte e di quelle vicariate, mentre ora non manda più nulla. Forse si vergognano perché sono tutte scoperte. Questa situazione però non può andare avanti, non si può continuare senza garanzia medica di base. Dovrebbe esserci una guardia medica ogni 5mila abitanti, mentre nella bergamasca siamo ben lontani da questi numeri, qui siamo arrivati a 3 medici per 1 milione e 100mila abitanti in alcuni momenti. Assurdo».

«Sappiamo – commenta un medico dimissionario – che sabato sera tutta la Valle Brembana era chiusa, con l’unica sede aperta notturna per la Asst Papa Giovanni quella di Bergamo città, in Borgo Palazzo». E non è tanto diversa la situazione in altre zone della provincia, infatti, «so anche che un collega della Asst Est – conclude un altro medico – sabato si è trovato a vicariare sei sedi».

Accordo e vicariamenti

Con il nuovo accordo firmato, però, e le adesioni che Ats venerdì ha dichiarato (anche se procedono a rilento rispetto al previsto), i vicariamenti prossimamente dovrebbero limitarsi a un massimo di tre. Ats, contattata ieri sul tema, non ha dato aggiornamenti, ribadendo che mercoledì è prevista una call tra Ats, il collegio dei sindaci e i sindaci dei Comuni coinvolti nella Ca stagionale (Cas, ex guardia medica turistica): in quella sede saranno condivisi gli aggiornamenti sulla situazione.

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