Enel, tornano i due custodi alle dighe. Ritirata la sperimentazione

LA VICENDA. Una sperimentazione avrebbe previsto l’attività in solitaria di un unico operatore per ciascun impianto, superando il vincolo finora vigente della presenza di almeno due lavoratori per sito in contesti montani e isolati a oltre 2.500 metri di quota.

Carona

Enel Green Power ha deciso di rientrare dalla proposta di destinare un solo custode a guardia delle dighe lombarde di Sardegnana (nel comune di Carona in provincia di Bergamo), Trona e Venerocolo. Una sperimentazione avrebbe previsto l’attività in solitaria di un unico operatore per ciascun impianto, superando il vincolo finora vigente della presenza di almeno due lavoratori per sito in contesti montani e isolati a oltre 2.500 metri di quota.

Dopo le proteste delle comunità locali, di movimenti politici e dei sindacati di categoria, Enel ha quindi ritenuto opportuno rivedere la sua posizione in merito alla sperimentazione e quindi mantenere i due operatori. Una decisione che ha soddisfatto anche la Flaei Cisl Lombardia, che apprende con soddisfazione e ringrazia tutti gli attori e gli enti.

«Una scelta arrivata a valle di un periodo vertenziale – dicono dalla segreteria della Flaei -, nel quale abbiamo messo in campo tutte le azioni necessarie: dalla mobilitazione del personale coinvolto alle segnalazioni di tutti i lavoratori sulle criticità gestionali e di sicurezza di questa scelta, dalla condivisione sui giornali di articoli atti a denunciare questi comportamenti al coinvolgimento delle autorità, degli enti locali, delle comunità montane e della Regione Lombardia. Abbiamo sempre ribadito, con fermezza, le nostre posizioni a sostegno della sicurezza dei lavoratori e del territorio, portando infine l’azienda ad una rivalutazione delle sue scelte».

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«La gestione delle dighe – sottolinea il sindacato – richiede prontezza, collaborazione e presidio costante. Anche le comunità montane lo sanno bene: contenere le piene e prevenire i rischi idrogeologici è oggi più che mai una priorità».

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