Fondi «anti spopolamento», ai Comuni bergamaschi nemmeno un euro

Enti locali. Su quasi 1.200 Comuni finanziati nel Paese, solo 32 in tutto il Nord. «Vanno rivisti i criteri di assegnazione, così penalizzati i virtuosi». Leggi l’approfondimento di due pagine su L’Eco di Bergamo in edicola giovedì 2 febbraio.

Fondi «anti spopolamento», ai Comuni bergamaschi nemmeno un euro
Panorama di Valtorta

È stato pubblicato nelle scorse settimane in Gazzetta Ufficiale il decreto del presidente del Consiglio dei ministri che ripartisce il «Fondo di sostegno ai Comuni marginali» per gli anni 2021-2023 e tra i quasi 1.200 Comuni finanziati in tutta Italia, non ve ne è nemmeno uno della Bergamasca. Un risultato clamoroso, che ha agitato non poco gli amministratori del nostro territorio, soprattutto quelli delle valli, che in fatto di spopolamento hanno senz’altro qualcosa da dire. «L’attribuzione dei fondi – spiega il vicepresidente di Anci Lombardia Lucio De Luca – è calcolata con indici sbagliati. Così si considerano Comuni disagiati solo quelli a una certa latitudine, ma dobbiamo ragionare a livello di aree interne e disagiate a prescindere dalla collocazione territoriale Nord e Sud. Ci sono certe località anche da noi che sono abbandonate, con attività commerciali inesistenti, senza adeguati presidi medici. Quindi serve trovare i parametri corretti da considerare quando si assegnano questi fondi. Altrimenti verranno sempre premiati gli stessi Comuni che si trovano al Sud (e poi anche a questi Comuni non basta dare fondi, ma servirebbero delle politiche e dei piani per risollevarli)».

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