Hotel con camere fantasma a Rimini, truffate due famiglie bergamasche

San Giovanni Bianco. Avevano prenotato a Rimini versando già 400 euro come altre centinaia di persone: ma l’albergo aveva solo 40 disponibilità.

Avevano prenotato due camere per una settimana di vacanza dal 7 al 14 agosto, a Rimini. Ma, prima di partire - era fine luglio - si sono accorti che quelle camere, probabilmente, non le avrebbero mai avute. L’hotel era di fatto «fantasma». O meglio, le camere. L’hotel ci sarebbe stato, il Gobbi di Marebello di Rimini, un due stelle a 150 metri dal mare, molto economico. Peccato che su una quarantina di posti disponibili le prenotazioni erano arrivate ormai a 500. Difficile, poi, quindi, per molte famiglie trovare posto. Scattate centinaia di segnalazioni, venerdì scorso la Polizia locale di Rimini si è presentata alla struttura interrompendo l’attività (ufficialmente per inottemperanza a norme antincendio).

La prenotazione a fine giugno, la vacanza era prevista dal 7 al 14 agosto

Protagoniste, loro malgrado anche due famiglie di San Giovanni Bianco (fratello e sorella con rispettivi famigliari) che avevano prenotato appunto due camere nello stesso hotel Gobbi, versando a fine giugno una caparra di 200 euro per camera, totale 400 euro.

Finché a fine luglio si sono accorti che qualcosa non andava: le segnalazioni di possibile truffa aumentavano. Hanno provato a chiamare l’hotel ma nessuno rispondeva al telefono, poi un’amica è andata di persona nell’albergo per sincerarsi di quanto stesse succedendo. A complicare la situazione il fatto che il gestore (residente nel Torinese) e proprietario della struttura erano diversi. Proprietario che fino ad allora era rimasto ignaro della truffa in corso. Dal dipendente dell’hotel la camera viene però confermata. Le due famiglie brembane, considerato il susseguirsi di segnalazioni, non si fidano e non partono per Rimini.

Venerdì lo sgombero dei locali. Chi era alloggiato è stato trasferito in altre strutture

Finché scoppia il caso, le segnalazioni diventano troppe. I truffati aprono anche un gruppo su Facebook per raccontare quanto loro successo e mettere in guardia eventuali altri clienti. La famiglia di San Giovanni Bianco che aveva prenotato (tramite Booking) l’albergo versando una caparra denuncia l’accaduto anche presso la stazione dei carabinieri di San Giovanni Bianco.

Venerdì interviene finalmente la Polizia locale di Rimini sospendendo l’attività dell’albergo ufficialmente per inottemperanza della normativa antincendio. I clienti in quel momento nella struttura vengono fatti sgomberare e viene data loro la possibilità di soggiornare gratuitamente in altri alberghi di Rimini. Il Comune di Rimini ha annunciato di volersi costituire parte civile contro i responsabili della vicenda, a tutela degli ospiti della città, del nome stesso di Rimini e dei suoi imprenditori.

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