Il comune di Piazzatorre pronto all’acquisto delle seggiovie di Torcola Soliva

Il Comune risponde alla proprietà, dicendosi disponibile al ritiro degli impianti in Torcola Soliva. Il sindaco: per la riattivazione chiediamo aiuto alla Regione. Il privato: un bene per il paese, per noi erano un debito.

Il Comune di Piazzatorre si dice pronto all’acquisizione della seggiovia biposto Torracchio e della sciovia del Roccolo (comprensorio di Torcola Soliva),, dalla proprietà Sesp Torcola 2000 di Giuseppe Passera.

L’accordo è stato raggiunto ieri dopo un incontro tra il sindaco Valeriano Bianchi e l’imprenditore Giuseppe Passera. Una tappa decisiva, quindi, verso la riattivazione degli storici impianti di risalita del comprensorio di Piazzatorre, chiuso dal 2005, a eccezione di due stagioni dal 2010 al 2012 quando funzionarono in collegamento con gli impianti di Torcola Vaga.

Ora si tratta di definire la cifra di acquisizione. A breve il Comune nominerà un tecnico per la perizia del valore degli impianti. Acquisizione, peraltro, che il Comune subordina all’aiuto da parte di Regione Lombardia alla riattivazione degli stessi impianti. Ma in tal senso c’è un impegno proprio dell’assessore alla Montagna Massimo Sertori.

«Un passo avanti importante per il paese e per il suo futuro - dice il sindaco Valeriano Bianchi - . Con l’acquisizione della seggiovia Torracchio e della sciovia del Roccolo andremo a servire il 99% del comprensorio. Come Comune, quindi, ci impegneremo anche all’unificazione del comprensorio, con il ripristino del collegamento tra le piste in Torcola Valga e in Torcola Soliva».

Gli impianti in Torcola Soliva rappresentano la parte storica del comprensorio sciistico di Piazzatorre (quella nuova è in Torcola Vaga).

La società Sesp li fece girare dal 1995 al 2005, poi lo stop. Ma da allora le perdite hanno raggiunto i due milioni e 233 mila euro, tra affitti dei terreni e concessioni dai Comuni di Piazzatorre, Moio e Valnegra, sulle cui aree si trovano gli impianti. Negli ultimi anni si erano fatti avanti, per l’acquisizione, società cinesi (che a seguito del Covid hanno poi abbandonate) e croate. «Perdiamo ogni anno migliaia di euro - dice Giuseppe Passera - e ormai serviva prendere una decisione. Ci siamo mossi anche in Regione, con il supporto del consigliere Alex Galizzi. La decisione del Comune rappresenta un bene per il paese e noi ci liberiamo di un debito». In sintesi la Sesp si diceva disposta a cedere gratuitamente gli impianti al Comune in cambio della gestione per vent’anni di tutti gli impianti su Piazzatorre (quindi anche i funzionanti in Torcola Vaga, di proprietà comunale), di modo da avere il comprensorio unito.

Il Comune di Piazzatorre ha scelto la strada dell’acquisizione (a esclusione dell’ovovia Zuccone, della sciovia Sole e della seggiovia monoposto Zuccone, che saranno smantellate dalla proprietà). Raggiunto l’accordo sull’acquisto servirà trovare quello con la Regione per i fondi necessari alla riattivazione. «C’è un impegno con l’assessore Sertori per rimettere in funzione il comprensorio - dice il consigliere regionale della Lega Alex Galizzi - non appena il Comune ne diventerà proprietario».

La stazione sci di Piazzatorre aprì nel 1952, tre anni dopo Foppolo. Ma dopo i primi decenni d’oro, ha assistito, come tante altre stazioni, a un lento declino. La parte di proprietà comunale (due seggiovie in Torcola Vaga) è gestita oggi dalla società «Monte Torcole srl» di Stefano Dentella mentre la seggiovia Torracchio, la Zuccone e le due sciovie Roccolo e Sole (in Torcola Soliva), di proprietà della Sesp, sono chiuse dal 2005.

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