Il tragico schianto a San Giovanni Bianco, muore imprenditore e padre di tre figli

L’INCIDENTE. Sabato notte sulla 470. Andrea Sartirani, 56 anni, di Mozzo, era il passeggero di una Honda. Operato, è deceduto in ospedale. Feriti l’amica al volante e l’altro conducente. Forse un colpo di sonno la causa.

Uno scontro frontale violentissimo tra due auto accaduto all’uscita di una galleria della Statale 470 tra San Giovanni Bianco e San Pellegrino Terme è costato la vita a un bergamasco di 56 anni, Andrea Sartirani, imprenditore appartenente alla storica famiglia di imprenditori del legno di Mozzo. Abitava a Brembate Sopra, ma era sempre rimasto legato al paese d’origine anche attraverso la partecipazione al locale gruppo degli Alpini.

L’incidente sabato sera, poco prima di mezzanotte: Sartirani era stato trasferito in condizioni disperate all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo con l’ambulanza del 118 e sottoposto a un delicato intervento, che non è però purtroppo servito a salvargli la vita. Domenica mattina il suo cuore ha smesso di battere per sempre. Lascia tre figli adolescenti, due femmine e un maschio.

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La vittima era il passeggero

Alla guida della Honda bianca sulla quale il cinquantaseienne viaggiava come passeggero un’amica di Sartirani: rimasta ferita, non è in pericolo di vita, come non lo è il quarantacinquenne di San Giovanni Bianco che era invece al volante dell’altra vettura coinvolta nel frontale: entrambi sono ricoverati allo stesso ospedale di Bergamo, portati in codice giallo con le ambulanze del 118.

Le due auto si sono scontrate frontalmente all’uscita della galleria «Costone I», che è la seconda che si incontra scendendo verso Bergamo lungo la Statale della Valle Brembana. Lunga 209 metri, l’auto su cui viaggiavano Sartirani e la compagna l’aveva imboccata dopo aver superato anche la precedente «Costone II», di 227 metri. All’uscita dal secondo tunnel, in un tratto rettilineo, dev’essere accaduto qualcosa che ha portato la Honda e la Skoda a scontrarsi tra loro in maniera piuttosto violenta. L’ipotesi più verosimile, al momento, è il colpo di sonno.

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