In un mese 13 incendi dolosi a Cornalba: «Per la paura non si dorme più»

IL CASO. Dal 30 aprile sono stati appiccati roghi a legnaie, depositi, porte di abitazioni: l’ultimo sabato sera (24 maggio). Sono in corso le indagini dei carabinieri.

Cornalba

«C’è gente che ha paura di svegliarsi in mezzo alle fiamme e non dorme più. Non si riesce a vivere, gli anziani in particolare temono di non riuscire a scappare se dovesse succedere qualcosa». Cornalba, paese di 300 abitanti a 900 metri di quota, è scelto da chi cerca la tranquillità e la pace in mezzo al verde. C’è ancora chi non chiude a chiave la porta di casa, ci si conosce tutti. Ma dal 30 aprile un susseguirsi di incendi dolosi sta preoccupando la popolazione. Sono 13, l’ultimo sabato 24 maggio alle 22, i roghi appiccati a legnaie, porte delle abitazioni, depositi di materiale, in tre strade del centro: via Papa Giovanni XXIII, via Manzoni e via don Zambelli. Un raggio di circa 200 metri. Il sindaco Luca Vistalli condivide la preoccupazione dei concittadini: «Ci sono le indagini dei carabinieri in corso e speriamo che facciano presto chiarezza e assicurino alla giustizia il colpevole o i colpevoli. Nel frattempo però la popolazione è spaventata, sabato c’è stato l’ennesimo incendio a una legnaia in via Papa Giovanni XXIII vicino a un’abitazione, sono intervenuti i Vigili del fuoco di Zogno, è la quinta volta che vengono nell’ultimo mese».

«Finora non si è mai fatto male nessuno, ma il rischio è alto perché alcuni roghi sono stati appiccati vicino alle case: una volta alla porta di ingresso di un magazzino attiguo a 3-4 case, poi alle porte d’ingresso di altre due abitazioni» spiegano i residenti di Cornalba preoccupati

Le vittime degli incendi hanno presentato denuncia ai carabinieri di Serina, al momento non ci sono testimoni né telecamere che abbiano ripreso qualcosa, ma c’è chi si sta attrezzando installando impianti di videosorveglianza. L’origine dolosa è chiara, gli incendi sono stati appiccati non solo in orari serali ma anche in pieno giorno. In via Manzoni, il 2 maggio, una legnaia è stata data alle fiamme alle 17.

«Sono iniziati il 30 aprile – raccontano i residenti – quello di ieri sera (sabato, ndr) a una legnaia era a due metri da un’abitazione, i proprietari se ne sono accorti subito e con gli estintori hanno spento le fiamme, poi sono arrivati i Vigili del fuoco che hanno bonificato la zona per evitare che le braci riprendessero fuoco. Sono già venuti cinque volte, mentre negli altri casi non c’è stato bisogno perché i residenti hanno spento gli incendi o i principi d’incendio con l’acqua o gli estintori».

Prima la legnaia poi una baracca

«Finora non si è mai fatto male nessuno, ma il rischio è alto perché alcuni roghi sono stati appiccati vicino alle case: una volta alla porta di ingresso di un magazzino attiguo a 3-4 case, poi alle porte d’ingresso di altre due abitazioni - ricordano i residenti -. Il primo del 30 aprile è stato a una legnaia, colpita poi altre due volte, nella seconda le fiamme si sono estese agli alberi ed erano altissime. In un altro caso hanno bruciato una catasta di legna vicino a un’abitazione, spenta con i secchi d’acqua dal proprietario, poi una baracca sempre adiacente a un’abitazione che aveva invaso anche la parte interna dell’immobile, spenta prima dai vicini con un estintore e poi dai Vigili del fuoco. In una sola giornata è stato appiccato un rogo alle 11.30 nell’intercapedine di un’abitazione e alle 16.30 alla porta di un magazzino, spento sempre dai residenti. Siamo terrorizzati, non dormiamo più per la paura di svegliarci tra le fiamme, abbiamo paura a lasciare le nostre abitazioni anche per fare una commissione. Speriamo che le indagini si concludano in fretta».

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