
Cronaca / Valle Brembana
Mercoledì 01 Ottobre 2025
La proposta: un tunnel sotto le Orobie che colleghi Valtellina e Val Brembana
VIABILITÀ. la proposta del sindaco di Morbegno dopo la frana di domenica sulla statale 36: «La Valtellina rischia l’isolamento, serve un collegamento con la Bergamasca».

Una galleria dalla bassa Valtellina, zona Morbegno, in direzione Bergamo, passando sotto le Orobie, molto probabilmente arrivando nella bassa Val Brembana. È l’ipotesi avanzata dal sindaco di Morbegno Patrizio Del Nero, all’indomani della frana che - domenica scorsa - ha interessato la ferrovia e la strada statale 36 tra Lecco e Abbadia Lariana, comportando interruzioni e limitazioni al traffico.
La situazione idrogeologica peggiora
«Con il passare degli anni la situazione idrogeologica lungo l’attuale rete di collegamento andrà peggiorando – dice Del Nero – e la Valtellina rischia l’isolamento. Occorre trovare una soluzione che non può essere se non una galleria sotto le Orobie che ci colleghi con Bergamo».
Nel 2002 eseguito uno studio di fattibilità
Già nel passato erano state avanzate ipotesi di un collegamento tra Valtellina e Val Brembana, tramite un tunnel, però in Alta Valle Brembana. Nel 2002, la Comunità montana Val Brembana, allora guidata da Piero Busi, e la Comunità di Morbegno, fecero realizzare uno studio di fattibilità: le ipotesi di traforo prevedevano uno sbocco a nord, a Mezzoldo, zona Madonna delle Nevi, oppure a Forno di Valleve, partendo da Morbegno.

Serve un tunnel commerciale
«Quelle erano però soluzioni più turistiche – spiega Del Nero –. Qui si parla di un collegamento commerciale. Quindi lo studio che dovrà essere fatto dovrà trovare uno sbocco sulla bassa valle Brembana, in prossimità di superstrade, rete autostradale, tranviaria e ferroviaria».
«Sicuramente favorevoli a una galleria che metta in comunicazione la Val Brembana con la
«Serve un cambio radicale di prospettiva, un’alternativa vera alla viabilità valtellinese»
Valtellina - è il commento del presidente della Comunità montana Val Brembana, Valeriano Bianchi - . È però evidente che innanzitutto andrebbe adeguata la viabilità di tutto il fondovalle, a partire dal completamento della tangenziale Sud: non è pensabile, infatti, riversare sulla strade della Valle Brembana parte del traffico valtellinese diretto a Bergamo o a Milano con l’attuale rete viaria».
Per la Valtellina serve una viabilità alternativa
Il sindaco di Morbegno spiega che «dopo il nuovo effetto disastroso del masso caduto con la interruzione della ferrovia e le limitazioni sulla strada statale 36 si impone una alternativa al sistema della mobilità di collegamento con la provincia di Sondrio. Il sistema della viabilità di accesso alla Valtellina e Valchiavenna evidenzia sempre di più una fragilità senza precedenti con una ricaduta sul territorio e i cittadini non più accettabile. In aggiunta a quella stradale c’è il malfunzionamento della rete ferroviaria con guasti continui e di conseguenza la soppressione di corse o ritardi impressionanti con studenti, pendolari e viaggiatori trattati come merce. Non penso – aggiunge – che le rilevanti risorse investite e previste riescano a risolvere strutturalmente i collegamenti, in taluni casi sono palliativi di breve durata. L’Anas inoltre ha previsto il lento scivolamento verso il lago della galleria del monte Piazzo con la conseguente chiusura della strada e l’isolamento verso Milano della nostra provincia. Sarebbe una vera catastrofe. Non può essere certo la vecchia strada del lago a sopportare il traffico che vi si riverserebbe. Serve un cambio radicale di prospettiva, un’alternativa vera».
Bianchi: Sicuramente siamo favorevoli a una galleria che metta in comunicazione la Val Brembana con la Valtellina»
La soluzione di un tunnel verso Bergamo
La soluzione più realistica «che diventa anche una straordinaria opportunità – continua Del Nero in una nota – è quella orobica nella bassa Valtellina con il traforo di base su Bergamo che consentirebbe di dare accesso a un modello universitario, a servizi sanitari e ospedalieri, a un sistema produttivo e tecnologico avanzato con un beneficio anche turistico di straordinaria rilevanza», continua il sindaco. Più precisamente, l’idea ancora agli albori prevederebbe una galleria con sbocco nella bassa Valle Brembana.
«La sistematica e ripetitiva fragilità idrogeologica del lago non necessita di altre prove e verifiche. Abbiamo 10 o forse 15 anni di tempo prima di trovarci isolati con effetti devastanti. Si mettano in atto gli interventi che consentano di superare gli attuali disagi del trasporto ferroviario e le pezze transitorie sulla statale 36 e nel frattempo ci si attivi per la definitiva, sicura e funzionale alternativa. A mio giudizio – conclude – non può che essere quella su Bergamo che consentirebbe comunque di raggiungere Milano forse anche con minor tempo rispetto a quella del lago, oltre naturalmente a darci l’opportunità di un collegamento veloce e diretto verso un territorio a economia e servizi avanzato come quello bergamasco e bresciano».
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