Scuole, esami di riparazione per ottomila studenti entro la fine di agosto

SUPERIORI. I rimandati sono al lavoro per recuperare i debiti formativi. Li attendono uno scritto e un orale. In corso le nomine dei docenti per le cattedre scoperte.

Estate sui libri per gli studenti che alla fine di agosto dovranno sostenere gli esami di recupero dei debiti formativi. In molti istituti superiori italiani gli esami inizieranno il 24 agosto, data che consentirà entro la fine del mese di svolgere gli scrutini e di comunicare gli esiti al ministero. «Da diversi anni ormai le scuole tendono a concludere le operazioni entro il 31 agosto, in coincidenza con la fine dell’anno scolastico – spiega Claudio Ghilardi, dirigente del Turoldo di Zogno e vicepresidente provinciale dell’Associazione nazionale presidi – questo consente anche di avere in cattedra gli insegnanti con incarichi annuali in scadenza al termine dell’anno scolastico, un vantaggio per le scuole che hanno un’alta percentuale di precari».

Le scuole bergamasche

Le scuole superiori bergamasche non fanno eccezione. A conti fatti, gli esami di riparazione riguarderanno quest’anno circa ottomila studenti, si stima che la percentuale di rimandati nelle scuole superiori bergamasche sia tra il 15 e il 20% degli iscritti. La gran parte delle scuole della provincia chiuderà la «pratica» entro il 31 agosto, nonostante il ministero dell’Istruzione abbia concesso una proroga sino all’8 settembre, dopo aver allarmato studenti e docenti con una nota di giugno nella quale si parlava di una scadenza anticipata. «In realtà, come detto, nulla cambia per le scuole» spiega il professor Ghilardi, che dal prossimo anno sarà chiamato a guidare il liceo classico Sarpi, in città. «Al momento, stando almeno a quel che vedo sulla chat dei dirigenti scolastici, non risultano criticità particolari legate a quelli che una volta si chiamavano esami di riparazione. Contiamo di concludere le operazioni di recupero dei debiti formativi e i relativi scrutini entro l’ultimo giorno di agosto». Le prove, di prassi, consistono in uno scritto e in un colloquio orale sulle materie in cui gli studenti non hanno raggiunto la sufficienza. «L’orale può essere semplicemente la rettifica dello scritto se è andato bene oppure una seconda chance per lo studente che non ha sostenuto una prova scritta brillante» spiega il professor Claudio Ghilardi.

Le cattedre

A poco più di un mese dall’inizio del nuovo anno scolastico si torna a parlare del valzer delle cattedre dovuto alla mancanza di docenti titolari. Secondo i sindacati, anche quest’anno in Italia saranno oltre 200mila i supplenti annuali, ai quali si aggiungono quelli chiamati per periodi più brevi. Il ministro Valditara ha annunciato l’assunzione a tempo indeterminato di 50.807 docenti ai quali si aggiungeranno 30.000 posti per il prossimo concorso, programmato per settembre. Stando alle prime indicazioni le operazioni di copertura delle cattedre scoperte stanno procedendo bene negli istituti di città e provincia. «Al Turoldo, dove abbiamo per tradizione una scopertura che si aggira intorno al 30%, quest’anno sono già arrivati docenti passati dalle medie alle superiori e ci sono state già delle immissioni in ruolo. Quindi un buon numero di cattedre è già coperto. La situazione sembra in deciso miglioramento e ho notizie analoghe da altri istituti superiori» sottolinea il vicepresidente dell’Anp di Bergamo.

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