Variante di Zogno: collaudi ok, manca la data di apertura

Regione e Provincia non si sbilanciano, ma per inizio ottobre dovrebbe essere la volta buona.

Ancora nessuna data ufficiale per l’apertura della variante in galleria di Zogno. Ma da «Aria spa», la società che per conto di Regione Lombardia sta procedendo ai collaudi, in particolare riguardo alla sicurezza, arriva la rassicurazione che l’iter prosegue regolarmente, senza particolari intoppi, e si parla ormai di apertura «imminente». «Stiamo proseguendo con i collaudi - dicono da Aria - e vanno bene. Ci sentiamo ormai quotidianamente con la Provincia, anche perché da un punto di vista tecnico alcuni passaggi vanno eseguiti congiuntamente. Come succede in queste situazioni, quando si accende per la prima volta qualcosa, possono insorgere dei problemi ma sono stati tutti superati. La parte tecnica è ormai conclusa, ora arriverà quella burocratica. Ormai, anche se non spetta a noi dare delle date, possiamo parlare di apertura imminente». Fine settembre o inizio ottobre? Né Regione né la Provincia al momento forniscono una data certa o una tempistica. «Aria sta chiudendo gli ultimissimi passaggi legati alle verifiche tecniche di sicurezza, poi toccherà alla Provincia», è la nota dell’assessore regionale ai Trasporti Claudia Maria Terzi in merito alla variante di Zogno.

Questione, quindi, di carte bollate, di burocrazia, una volta che la società della Regione avrà concluso le proprie verifiche. Si tratta, infatti, di mettere in collegamento l’apparato della variante con la società dell’Aquila che concretamente e a distanza si occuperà della sicurezza in galleria. Un incendio, un veicolo fermo, un incidente, un livello di fumo troppo alto, e partirà lo stop con le indicazioni agli operai della Provincia sul da farsi. È la stessa società che gestisce la sicurezza anche nella galleria Montenegrone, in Val Seriana. E rientra anche in questo compito la formazione del personale che dovrà essere eseguita sempre in merito alla sicurezza della galleria. Anche dal Comune di Zogno, al momento, nessuna informazione certa e nessuna data di apertura. «Si procede regolarmente, da quanto sappiamo - dice il vicesindaco Giuliano Ghisalberti - . Anche noi attendiamo informazioni ufficiali in merito ai tempi e alla data di apertura che comunque non dovrebbe essere molto lontana». Inizialmente ipotizzata a fine giugno, poi fine luglio, ora l’ipotesi più accreditata è di un’apertura della nuova strada tra fine settembre e inizio ottobre.

In queste settimane gli automobilisti di passaggio hanno comunque potuto vedere di persona che la galleria è ormai conclusa ed erano in corso operazioni di collaudo. A far sorridere soprattutto i cartelli luminosi che, in diverse occasioni, indicavano «galleria chiusa, incendio», «veicolo fermo in galleria», o altre indicazioni di prove tecniche. A questo punto si attende solo la data di avvio.

Cantiere dal 2011

I lavori della variante di Zogno erano iniziati nell’estate 2011, affidati all’impresa «Itinera» di Tortona per 44 milioni di euro. Ma il primo progetto risaliva al 1992, poi rivisto totalmente nel 2000 e aggiornato a inizio 2011. Dopo tre anni di lavoro tutto si era fermato: i soldi non bastavano. La Regione trovò altri 33,1 milioni affidando la gestione dell’opera alla partecipata Infrastrutture Lombarde. La nuova gara fu vinta dalla Collini di Trento che ha ripreso i lavori nell’ottobre 2019. La variante si sviluppa lungo 4,3 chilometri.

Sempre a Zogno, in località Ambria, sono iniziati i lavori per la realizzazione della rotatoria all’altezza delle cinque vie. Si tratta di opere di compensazione della Sanpellegrino, per la costruzione del parcheggio multipiano in località Alderò, in territorio di Zogno. Dove sarà realizzata la rotatoria si incontrano la provinciale della Valle Serina, il ponte sul Brembo, le strade per Camanghé, per la frazione di Ambria e quindi per Spino al Brembo. Un punto particolarmente pericoloso anche se mai teatro di incidenti molto gravi.

La rotatoria dovrebbe comunque consentire un passaggio in maggiore sicurezza. della zona. L’intervento sarà completamente a carico della multinazionale dell’acqua minerale.

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