La «Campéra» compie 100 anni. «Andreina è un mito di simpatia»

Luzzana Ha cominciato ad affrontare le durezze della vita a 7 anni, quando rimase orfana di madre. Poi il lavoro a Milano e i conigli da allevare. In paese è stata un punto di riferimento per i suoi travestimenti a Carnevale.

Domenica scorsa Andreina Santini di Luzzana ha compiuto 100 anni. La gente del paese ha organizzato una festa in onore della «Campéra», soprannome che Andreina ha ereditato dal padre, un «campér», cioè un tuttofare del Comune. Venerdì scorso, il parroco don Sergio Bonacquisti e l’ex parroco don Angelo Defendi (ora a Mornico) hanno celebrato una Messa nel giardino di casa della decana e, dopo la funzione, familiari, amici e membri dell’associazione Bucaneve che gestisce le attività per anziani in oratorio, hanno dato via a un rinfresco. Due sindaci tra i presenti: Ivan Beluzzi, di Luzzana, e Stefano Vavassori, di Borgo di Terzo, marito di una nipote della «Campéra».

Un «must» i suoi travestimenti per carnevale

«Andreina è un punto di riferimento per Luzzana, un mito per la sua simpatia», ha detto Beluzzi. Nata a Entratico, sesta di 9 figli, all’età di 7 anni Andreina rimase orfana di madre e dovette imparare in fretta a badare a casa e fratellini. Fu infermiera alla Baggina di Milano, il Pio Albergo Trivulzio, poi trovò un posto da bidella. Nel 1949 sposò Mario Ghilardi, detto Tèba, e si trasferì a Luzzana. Dal matrimonio ebbe 2 figlie, Natalina e Angela, dalle quali sono discesi nipoti e pronipoti. Dopo la morte del Tèba, nel 1964, per tirare avanti avviò un piccolo allevamento di conigli. I suoi travestimenti erano un «must» dei carnevali luzzenesi.

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