Trescore, grande dolore per Manuel
Parla il papà: ragazzo dal cuore d’oro

«Era un ragazzo d’oro, bravissimo. Si era diplomato come parrucchiere a Endine, ma poi aveva insistito per venire a lavorare nella nostra azienda». Parla il papà di Manuel Cremaschi, il 19enne morto in un incidente stradale nella notte tra sabato e domenica, a Entratico.

«A un certo punto, mentre stavo per andare a letto, mi ha suonato al campanello il maresciallo dei carabinieri qui di Trescore: ho pensato subito che Manuel aveva avuto un incidente. “Venga”, infatti mi dice, “perché suo figlio ha avuto un incidente”. Mai più pensavo che fosse addirittura morto: mi si è gelato il sangue in corpo, quando me l’ha detto mi sono pietrificato».

Occhi rossi, fuori dalla casa del commiato di Trescore papà Marco racconta come, la notte prima, in un attimo gli sia crollato il mondo addosso. Ma il pensiero corre subito al suo Manuel: «Era un ragazzo d’oro, bravissimo. Si era diplomato come parrucchiere a Endine, ma poi aveva insistito per venire a lavorare nella nostra azienda. “Non farlo, che è faticoso e si sta sempre inginocchiati”, gli avevo detto. Ma lui, convinto e imperterrito, aveva voluto a tutti i costi fare il nostro lavoro. Così da un anno e mezzo lavorava con noi. E nel tempo libero, la sera, stava con gli amici: aveva la compagnia tra Casazza e Spinone e anche ieri sera (sabato, ndr) prima dell’incidente era lì con loro. Poi era anche un grande amante della palestra: tutti i giorni la frequentava, qui a Trescore».

Domenica 11 ottobre il viavai di amici e parenti è stato incessante alla camera ardente. In tanti hanno voluto essere vicini a papà Marco, a mamma Paola e alle sorelle Nicole e Francesca. «Non era uno che correva – aggiunge lo zio – e infatti anche gli amici ci hanno detto che non andava forte. Forte era invece il temporale in quel momento nella zona: tanto che l’acqua sull’asfalto deve avergli fatto perdere il controllo dell’auto. Diciannove anni sono davvero pochi per andarsene in questo modo».

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