Almenno San Salvatore, sequestrati trenta cani detenuti in condizioni precarie

L’OPERAZIONE. Erano chiusi in una casa su tre piani, in gabbie o kennel. L’intervento di Ats e carabinieri forestali.

Almenno San Salvatore

Nella giornata di ieri è avvenuto il sequestro di trenta cani in un’abitazione privata ad Almenno San Salvatore, eseguito da Ats e Carabinieri Forestali, a seguito di diverse segnalazioni pervenute da marzo allo Sportello Lav contro i maltrattamenti sugli animali di Bergamo. «Molti degli animali erano rinchiusi per la maggior parte del tempo in gabbie o kennel, con evidenti segni di malessere fisico e psicologico», sostiene la Lav in una nota.

«Il 25 giugno scorso abbiamo depositato l’esposto sperando che la situazione potesse cambiare e abbiamo appreso che la responsabile degli animali aveva intenzione di spostare i cani nel timore che potessero toglierglieli», afferma Annarita D’Errico, Responsabile Nazionali degli Sportelli Lav. L’associazione animalista ha presentato una denuncia-querela direttamente alla Procura del Tribunale di Bergamo, per le ipotesi di reato di maltrattamento e detenzione incompatibile. La sede Lav di Bergamo si è attivata per il trasferimento dei cani in strutture.

«Una volta accertato il loro benessere, procederemo alla loro adozione», ha detto l’avvocato Sara Veri, che gestisce lo sportello virtuale a Bergamo. Consuelo Locati, legale della proprietaria dei cani, specifica invece che «da quanto mi è stato detto dal maresciallo che è intervenuto per effettuare il sequestro, non sono stati ravvisati gli estremi del maltrattamento. Tanto è vero che è stato comunicato alla proprietaria che i cani, una volta sistemata la casa a livello igienico sanitario, sarebbero tornati da lei. Alcuni cani, ora, si trovano al canile di Seriate. Una volta verificati i fatti denunciati da Lav, se riscontrati non veritieri valuteremo di procedere anche a una denuncia nei confronti di Lav per le accuse molto gravi che sono state fatte».

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