Al Pora arriva la vigilanza notturna per chi non rispetta il divieto

IL CASO. Il problema è stato denunciato anche l’anno scorso dai gestori di diverse stazioni sciistiche: pedoni e scialpinisti che risalgono in orario notturno quelle piste che di giorno sono frequentate dagli sciatori.

Il problema non è certo nuovo, anzi, sembra tornare di anno in anno, con annessa preoccupazione dei gestori delle piste da sci: pedoni e scialpinisti che risalgono in orario notturno quelle piste che di giorno sono frequentate dagli sciatori. Con il problema che, dopo la chiusura degli impianti, entrano in azione i mezzi battipista, spesso utilizzando anche verricelli, e si generano problemi di sicurezza.

Il problema è stato denunciato anche l’anno scorso dai gestori di diverse stazioni sciistiche. «Negli ultimi giorni si sono purtroppo verificati diversi episodi rischiosi sulle piste in orario notturno: abbiamo riscontrato la presenza di pedoni e sci alpinisti sulle piste mentre sono in corso le operazioni di preparazione delle piste» ha annunciato dai suoi profili social Irta, la società che gestisce gli impianti del Pora, ricordando che «Una volta avvenuta la chiusura delle piste, la ski area è individuata come area di cantiere, con mezzi di lavoro in movimento: secondo il regolamento di esercizio, l’accesso non è consentito a persone non addette ai lavori». Oltre a rinnovare l’invito a non accedere alle piste, la società ha annunciato l’attivazione di «un servizio di vigilanza notturna che segnalerà alle forze dell’ordine competenti eventuali infrazioni riscontrate».

Per venire incontro agli scialpinisti, che difficilmente in questo periodo trovano condizioni della neve buone fuori dalle piste, viene consigliato l’accesso nella fascia oraria dalle 6 alle 8.30, «quando il rischio di incontro con i mezzi di lavoro è sensibilmente inferiore».

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