Allarme valanghe, rischio alto - Il video sul Monte Valgussera

L’ALLERTA. Resta marcato (grado tre su una scala da uno a cinque) il rischio valanghe sulle Orobie.

Mercoledì e giovedì 29 febbraio si sono avuti distacchi anche di notevoli dimensioni ma che, fortunatamente, non hanno interessato strade o centri abitati. Vista la situazione di pericolo il sindaco di Ardesio, Yvan Caccia, ha emesso un’ordinanza di divieto di risalita del monte Timogno, una delle mete preferite dagli scialpinisti e non solo.

«Molti i versanti che si sono ben scaricati - dice Federico Rota, nivologo consulente anche per la Provincia di Bergamo che ha sorvolato le Orobie in elicottero - e questo è positivo. I distacchi non hanno raggiunto il fondovalle, strade o abitati: il dubbio c’era, ma fortunatamente non si è verificato. La neve - continua - ora si è molto inumidita a causa della pioggia anche ad alta quota, si è quindi appesantita e quella rimasta sui versanti si è assestata. La fase più acuta, quindi, dovrebbe essere superata».

Grado di rischio 3

L’Agenzia regionale protezione ambiente (Arpa) della Lombardia, nell’ultimo bollettino valanghe, indicata in tre il grado di rischio sulle Prealpi Orobiche (marcato): «Il manto nevoso è in progressivo assestamento e consolidamento. Le nuove nevicate determineranno la formazione di nuovi accumuli soffici. Il distacco sarà possibile già con un debole sovraccarico generando valanghe anche di grandi dimensioni. Attività valanghiva spontanea ancora possibile dai pendii ripidi non ancora scaricati, con fenomeni di medio-grandi dimensioni», si legge nel comunicato.

Continua, quindi, l’allerta per gli scialpinisti e i ciaspolatori che, anche giovedì, in tanti hanno raggiunto le mete classiche delle Orobie, dall’alta Val Brembana alla Val Seriana.

Il divieto di Ardesio

Per prevenire incidenti il sindaco di Ardesio, Yvan Caccia, ha deciso di vietare la risalita in due zone particolarmente a rischio. Da qui l’ordinanza di divieto per la risalita, con ciaspole o sci da alpinismo, lungo i pendii di due località montane ad Ardesio. Il provvedimento è in vigore da giovedì 29 febbraio è vieta di risalire i pendii del monte Timogno, che si eleva appena sopra le piste da sci del pascolo di Vodala. Con la stessa ordinanza il sindaco Caccia ha vietato la percorrenza del tratto di strada, denominata «Via Pià Spiss», tra l’altro molto ammalorata, nel tratto compreso tra il bivio per il rifugio Alpe Corte e l’ex albergo Sempreneve. Il divieto sarà operativo fino alla cessazione del pericolo, che sarà annunciato con nuova ordinanza.

Maltempo fino a domenica

Il maltempo dovrebbe proseguire fino a domenica anche se gli accumuli di neve, inizialmente previsti particolarmente consistenti (fino a un metro in alta quota), sono stati ridimensionati.

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