Allievi ufficiali all’Accademia di Modena: due bergamaschi al giuramento

Esercito. Alberto Bernini di Ardesio intende prestare servizio nel Corpo sanitario. Federico Brignoli di Peia, inquadrato in Fanteria, punta al Corpo degli Alpini. La cerimonia nel Cortile d’Onore del Palazzo Ducale.

«Una acies» («Una sola schiera») recita il motto latino sul cartiglio dello stemma dell’Accademia militare di Modena. È lo spirito di squadra (ma non solo). È l’unità del Corpo impressi nel sigillo araldico, che accomuna i tanti giovani che intendono intraprendere la carriera militare. E venerdì 10 marzo sarà un grande giorno per coloro che – dopo aver superato il concorso lo scorso anno – si ritroveranno nel Cortile d’Onore del Palazzo Ducale di Modena, sede dell’Accademia Militare per il solenne giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana. Tra i 146 Allievi Ufficiali del 204° Corso «Volontà» dell’Esercito (128 uomini e 18 donne), anche 10 lombardi e fra costoro 2 bergamaschi che hanno scelto di entrare nell’istituto di formazione militare il più antico del mondo.

L’impegno sul campo

Alberto Bernini di Ardesio, 20 anni il prossimo 24 marzo e Federico Brignoli di Peia, 21 anni il 18 agosto sono due giovani di casa nostra assai motivati e con le idee già chiare. Bernini frequenterà il corso della durata di 6 anni per prestare servizio nel Corpo sanitario dopo il conseguimento della laurea in Medicina e Chirurgia. «In un certo senso – dice – seguo le orme di famiglia: mio padre e mia sorella sono entrambi medici, mentre altri due miei fratelli sono ingegneri». Già durante il quinquennio del liceo scientifico Fantoni a Clusone, Bernini aveva già fatto la sua scelta. E quando gli si chiede a cosa aspiri, la risposta è immediata: «medico operativo», che significa prestare servizio (anche) in missione, in territori di guerra. «La scrivania non fa per me», aggiunge. Probabilmente gli esaminatori lo avevano capito immediatamente e del resto Bernini si è posizionato secondo nella graduatoria del suo corso.

Volontà e passione

Ma per quale motivo ha scelto questo percorso? «I motivi sono diversi: la disciplina, l’organizzazione mentale, i valori che si apprendono. La famiglia rimane un caposaldo, ma ora c’è anche la colonna dell’Esercito». Per Brignoli (studi al liceo scientifico Amaldi di Alzano) all’origine di tutto c’è la grande passione per l’ambiente militare. «Ora sono inquadrato nella Fanteria – spiega -, ma sono attratto dal Corpo degli Alpini. Del resto provengo da una zona montagnosa, le escursioni compiute con i miei genitori sulle Orobie hanno in un certo senso influito anche in questa scelta». Per entrambi il tirocinio iniziale non è stato semplice. «Inizialmente non sai effettivamente cosa ti aspetta – aggiunge Brignoli, che continuerà gli studi nel Corso di Scienze strategiche -, occorre approcciarsi con determinazione, non scoraggiarsi di fronte al primo ostacolo». Quali consigli dare dunque a chi voglia affrontare questa strada che non sarà priva di ostacoli, ma anche di grandi soddisfazioni? «Volontà nel superare giorno dopo giorno le avversità, studio e allenamento», chiosa Brignoli. «Alla base ci deve essere passione e attaccamento all’Esercito», gli fa eco il «collega» Bernini.

Momenti emozionanti

Il primo traguardo – quello del giuramento – è stato tagliato. È il primo passo di una carriera importante, dove nulla è scontato. Nel Cortile d’Onore nel Palazzo Ducale la cerimonia si terrà alla presenza delle più alte cariche militari e civili. I protagonisti saranno gli allievi ufficiali, ma l’emozione coglierà anche qualche genitore, fratello o sorella. La loro famiglia da venerdì sarà (anche) quella dell’Esercito. Ma nessuno dimenticherà le radici bergamasche, quelle dei loro cari e dei loro paesi che hanno contribuito a forgiarli per affrontare le sfide di domani.

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