Ardesio e Gubbio: un patto nel segno delle tradizioni religiose popolari

Progetti. L’intesa per avviare scambi culturali si è stretta durante il Festival cinematografico «Sacrae scenae». In programma anche iniziative per le Capitali della cultura nel 2023.

La terza edizione di «Sacrae Scenae», festival internazionale delle tradizioni popolari, ha preso il via venerdì 26 agosto, nel cineteatro di Ardesio, con un’importante novità: il «gemellaggio spirituale» di Ardesio con la città di Gubbio, rappresentata dall’assessore comunale Marco Morelli. Un legame che si tradurrà in un reciproco scambio di materiali e conoscenze sulle tradizioni religiose popolari. La collaborazione su tali tematiche sarà la base per intavolare un rapporto duraturo anche in altri settori. Nello scambio di doni con il sindaco Yvan Caccia, Morelli ha espresso gratitudine ha sottolineato la validità dell’iniziativa, unica nel suo genere a livello nazionale. La serata è stata coordinata da Roberto Gualdi, di Cinema e Arte, direttore artistico anche di questa terza edizione del Festival. Dopo la significativa proiezione della sigla, Corrado Rossi, artista di fama internazionale, si è fatto apprezzare per il concerto «Musica in Scenae»: stupendi brani musicali abbinati ad un filmato che spaziava da meravigliose località della terra, paesaggi bucolici a città dal traffico convulso. Il tutto, anche, a voler significare la necessità di rispettare e conservare le bellezze naturalistiche del globo.

Il santuario e la cineteca

Il sindaco Yvan Caccia, ringraziando gli organizzatori e i sostenitori pubblici e privati del Festival, ha sottolineato come «la manifestazione rappresenti, dopo la pandemia, un momento importante di rinascita e come la partecipazione gratuita all’evento sia un segnale importante anche per la cultura». Quindi Fabrizio Zucchelli, ideatore e presidente del Festival ha affermato: «Questa terza edizione del Festival per le iniziative ad esso correlate, rappresenta un salto di qualità. Il Festival si prefigge: valorizzare il Santuario di Ardesio; proporre esperienze popolari/religiose, attraverso il linguaggio cinematografico, di altre nazioni; realizzare una cineteca con tutti i film pervenuti (già 150), che possa diventare punto di riferimento e di studio per la comunità bergamasca, e non solo».

Le capitali della cultura

Simone Bonetti, presidente di Vivi Ardesio e vicesindaco, dopo il ringraziamento dovuto ai sostenitori del Festival e ai volontari, ha affermato: «Siamo un Festival giovane, nuovo, ma soprattutto unico. La speranza è che la bontà dell’idea e la qualità organizzativa possa essere sostenuta ed inserita nel panorama delle iniziative previste per il calendario Bergamo- Brescia, città della cultura nel 2023. Abbiamo costruito un progetto che vedrà Sacrae Scenae itinerante nell’autunno in Val Camonica, ovvero tra Borno, Pisogne e Piancogno, paesi che hanno forte legame con Ardesio per la devozione alla nostra madonna delle Grazie. Qui proietteremo alcuni dei film presentati a Sacrae Scenae». Il del parroco di Ardesio, don Antonio Locatelli, e don Fabrizio Rigamonti dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Cultura, hanno sottolineato come «il Santuario di Ardesio rappresenti un punto fermo di fede, devozione e speranza». Oggi il programma prevede alle 11,30 l’inaugurazione della Mediateca al museo MEtA, proiezioni pomeridiane e un concerto di Desiree De Silva e Giovanni Colombo al cineteatro alle 18. Infine la premiazione dei registi vincitori alle 18,30 e il concerto, di chiusura del gruppo «Take it Voices».

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