
Cronaca / Valle Seriana
Giovedì 07 Agosto 2025
Aviatico, addio alla bidonvia che portava al Poieto
FINE. Smontate le cabine, cala il sipario sull’impianto. Dentella: «Vendo tutto». Il sindaco: «Non ci riguarda più».
Ai più anziani tra residenti e villeggianti di Aviatico sarà probabilmente scattata nei giorni scorsi l’operazione nostalgia: dalle immagini dello smontaggio delle cabine rosse della bidonvia del monte Poieto la memoria sarà tornata facilmente all’inizio degli Anni sessanta, quando sulle pendici del Poieto fu costruita la prima pionieristica ovovia. Quei bidoni circolari, inizialmente arancioni, hanno segnato una delle avanguardie del turismo sull’altopiano e sino a poco più di un anno e mezzo fa hanno garantito il collegamento tra il paese e la cima del Poieto, dove a 1.370 metri di quota sorge l’omonimo rifugio (anch’esso chiuso, a tempo indeterminato).
Il botta e risposta
Da 5 agosto è in corso lo smontaggio, segno tangibile del tramonto dell’impianto, sul cui futuro già da mesi pendevano ombre e interrogativi. Ferma dal gennaio 2024, in attesa della necessaria revisione, l’ovovia appartiene alla società «Monte Poieto», di cui, sino a pochi mesi fa, era socio di minoranza anche il Comune di Aviatico (che ha deciso, a dicembre 2024, di non votare l’aumento di capitale e si è quindi chiamato fuori da una società di cui ha sempre contestato la gestione). Tutto è ora nelle mani della «Sviluppo Monte Poieto» di Stefano Dentella, ex sindaco del paese, che nella primavera scorsa è tornato dall’amministrazione comunale per proporle la vendita dell’impianto, minacciando, in alternativa, lo smontaggio e lo spostamento dello stesso. «Confermiamo la vendita della cabinovia precisando che la nostra società si è riservata il diritto di rinunciare entro il 31 agosto – fa sapere Dentella –. Ciò avverrà se si avvieranno costruttive interlocuzioni con il Comune, alle quali ci siamo resi da tempo disponibili senza alcun riscontro da parte dell’amministrazione». Dentella annuncia anche che «la nostra società ha già a disposizione le risorse sia per effettuare la revisione della cabinovia sia per la messa a norma degli impianti del rifugio, ma la condizione irrinunciabile per ulteriori investimenti da parte nostra e per scongiurare la vendita della cabinovia è che vi sia un accordo con il Comune e con i condomini del rifugio».
Il sindaco Mattia Carrara non si scompone di fronte allo smontaggio dell’impianto: «Il Comune non c’entra più nulla, si tratta di un’iniziativa privata. Visti i bilanci della società degli ultimi anni non potevamo che chiamarci fuori per evitare che il Comune venisse trascinato nel dissesto: siamo soddisfatti di averlo evitato». Anche sul futuro dell’area il sindaco si mantiene laconico: «È un’area privata, non va chiesto al Comune».
Le seggiovie di Carona
Dentella ha da poco ottenuto anche la vittoria nel ricorso contro il Comune di Carona per l’affidamento della gestione delle seggiovie della Val Carisole alla «Belmont». Una sentenza rispetto da cui il sindaco del Comune brembano, Aldo Ruffini, ribadisce di essere «sorpreso». «Stiamo preparando il bando per una gestione pluriennale degli impianti, che dovrebbe uscire a inizio settembre – fa sapere Ruffini –. Abbiamo ricevuto per ora una sola manifestazione d’interesse, ma al bando potrà partecipare chiunque ne abbia i requisiti». Il sindaco assicura anche che, in vista dell’inverno, «è garantito il lavoro comune con Foppolo, a partire dal biglietto unico».
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