Da oltre dieci anni in Nigeria. Fiorina premiato da Mattarella

IL RICONOSCIMENTO. È stato insignito del titolo di «Cavaliere dell’ordine della Stella d’Italia» per i valori italiani esportati all’estero.

Orgogliosi i cittadini di Gandellino per la onorificenza che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha assegnato al loro concittadino Daniele Fiorina, insignito del titolo di «Cavaliere dell’ordine della Stella d’Italia», assegnato a coloro che si impegnano a rappresentare i valori italiani all’estero, diventando così esempio di eccellenza e dedizione oltreconfine.

«Orgogliosi»

«Anche se ormai Daniele è cittadino nigeriano e torna in paese di tanto in tanto per rivedere i suoi cari, il fatto ci rende orgogliosi – dice il sindaco Flora Fiorina – e gli porgiamo le nostre congratulazioni per il meritato titolo, che viene a premiare i suoi meriti». Daniele Fiorina abita da molti anni ad Abuja, in Nigeria. Nato a Gandellino 48 anni fa , si è diplomato ragioniere al Fantoni di Clusone e poi ha prestato il servizio militare negli alpini, approdando poi in banca, dove è diventato direttore di filiale. Sposatosi a Rovetta, nel 2012 si è recato in Nigeria per la prima volta con la famiglia per trovare suo suocero Giancarlo Cuffini, manager director dell’azienda edile per cui oggi il gandellinese lavora.

Daniele in Nigeria

Racconta Daniele: «Il 20 gennaio del 2014 sono ritornato in Nigeria, sempre con la famiglia, per una lunga vacanza che continua. Io, mia moglie e le nostre due bimbe decidemmo infatti di fermarci a vivere e lavorare giù, ad Abuja. In azienda ho sperimentato diversi ruoli: dal cantiere al magazzino, alla parte finanziaria e amministrativa. Era importante vivere e comprendere tutte le mansioni relative a una impresa edile e questo ha aiutato molto la mia crescita professionale. Oggi ricopro il ruolo di direttore dell’azienda e sono orgoglioso di poter dire che la Nigeria, Paese forse un po’ complicato ma meraviglioso, mi ha ben accolto e dove ho avuto l’opportunità di creare relazioni importanti con la locale comunità italiana e con quella nigeriana». L’onorificenza assegnata a Daniele è stata proposta a Mattarella dall’ambasciatore italiano Stefano De Leo, che vedeva in lui la «capacità di creare relazioni umane, sia all’interno della piccola comunità italiana in Nigeria che con i nigeriani. Apprezzando il fatto che parlasse sempre positivamente dell’Italia, sottolineandone le capacità imprenditoriali, organizzative, di adattamento e di umanità dei suoi abitanti».

Il legame con l’Italia

Aggiunge Daniele: «Oltre ai materiali di cantiere, cerco sempre di importare prodotti tipici italiani, con cui cucino e che regalo a nigeriani o amici di alte nazioni, per far conoscere l’Italia anche attraverso i nostri sapori. Oltre al lavoro ho sempre frequentato la nunziatura e la parrocchia, entrando in contatto con realtà missionarie che, di tanto in tanto, necessitano d’aiuto e alle quali cerco di dare una mano nel mio piccolo. Un occhio di riguardo che si estende anche a tutti i dipendenti della ditta per cui lavoro. Ringrazio la famiglia Cuffini, mio cognato Marco, la mia famiglia e i miei cari di Gandellino: non penso di fare nulla di speciale, ma semplicemente di mettere in pratica i valori che mi sono stati trasmessi dai miei genitori. Viva la famiglia, viva la vita e viva l’Italia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA