Dai colli piacentini all’Alta Val Seriana, il ritorno del gregge di Marco

OROBIE. Originario di Parre, ha trascorso l’inverno fuori provincia con le sue pecore: ora è tempo d’alpeggio.

L’estate meteorologica è ormai iniziata e con essa non potevano mancare le tradizionali transumanze delle greggi verso gli alpeggi. A fare ritorno sulle montagne dell’Alta Val Seriana, nei giorni scorsi, è stato Marco Imberti di Parre, dopo aver trascorso i mesi invernali (e qualche giorno in più rispetto allo scorso anno) sui colli piacentini.

«Sono ormai 39 anni che salgo nella zona del Barbellino; i “sentieri di casa” - come ama definirli - me li ha fatti conoscere mio padre Domenico già da quando avevo quattro anni. In questi giorni stazioniamo nelle vicinanze dell’Osservatorio faunistico di Maslana e dovremmo rimanervi una settimana, compreso il tempo che trascorreremo nei pascoli sulla sinistra delle cascate».

Poco distanti nel prato ci sono i suoi fidati amici a quattro zampe. Balto è l’ultimo arrivato e riprende fiato dopo una corsa; Marco lo guarda e sorridendo si rivolge a lui ricordandogli come in montagna le pendenze siano molto diverse rispetto a quelle a cui era abituato sulle colline piacentine. Basta però un suo comando per farli scattare tutti in piedi, pronti a riportare in gruppo gli animali più bramosi di muoversi prima degli altri alla ricerca della nuova erba.

«Il volo del gipeto»

La transumanza porterà poi Marco dalla zona del Casinèl fino ai pascoli dell’Alta Val Cerviera, dal lago della Malgina e quello Naturale del Barbellino. Qui non mancheranno gli incontri con camosci, stambecchi, marmotte, ermellini, volpi ed ovviamente l’aquila reale. «Negli ultimi due anni - conclude Marco- ho avuto anche la fortuna di assistere più volte allo spettacolare volo del gipeto. Non lo conoscevo ma essendo rimasto affascinato della sua maestosità ho chiesto informazioni ai guardiacaccia locali, imparando così alcune cose sulle sue abitudini».

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