Dieci mesi fa la fuga dalla guerra, oggi la piccola Emma porta nuova speranza

Val Seriana.Martedì 20 dicembre è nata la bimba di Tetiana e Ihor, giunti dall’Ucraina a Clusone. «La comunità ha fatto tanto per noi. Siamo sereni perché siamo tutti insieme».

Emma è la luce del Natale per mamma Tetiana (Tania), papà Ihor (Igor) e i fratelli Oleh (11 anni) e Vadim (8) che, scappati dall’Ucraina 10 mesi fa, hanno raggiunto Clusone e qui vicino ai genitori di Tania sono stati accolti dalla comunità che martedì ha salutato con gioia la nascita della piccola bimba. Una bella notizia che dà speranza per il futuro delle famiglie ucraine che, scappate dalla guerra e accolte sul nostro territorio, attendono la fine del conflitto.

«Stiamo tutti bene – conferma mamma Tania dall’Ospedale Bolognini di Seriate dove Emma è nata martedì 20 dicembre alle 16,20 - Emma sta bene, è in salute e pesa 3,650 kg ed è lunga 51 centimetri. Ero un po’ agitata per il parto perché non conosco tutti i termini medici, ma qui sono stati tutti molto gentili. Emma aveva fretta di nascere, la aspettavamo per l’Epifania, poi dovevamo anticipare il parto il 23 dicembre e invece è nata il 20. Voleva festeggiare con tutti noi il Natale a casa». Tania parla molto bene italiano è in Italia dal 7 marzo. Viveva con il marito e i figli nell’ovest dell’Ucraina vicino alla Moldavia e alla Romania, a Cernivtsi. Lei era responsabile di un centro sportivo, e il marito camionista, vendeva anche materiali edili.

Messaggio di auguri

«Era una zona lontana dai combattimenti, ma a 60 chilometri da casa avevano già bombardato un aeroporto e non si sapeva cosa sarebbe successo – ricorda Tania - Così siamo scappati per raggiungere i miei genitori che sono venuti a Clusone per lavoro 20 anni fa. Qui siamo stati ospitati da una signora che ringraziamo. Siamo contenti di essere a Clusone che conoscevamo grazie ai miei genitori. La comunità ha fatto tanto per noi. Siamo sempre in contatto con la signora Vanna e il signor Domenico. Quando è nata Emma ci hanno chiesto di poter condividere un messaggio e una foto nei gruppi del paese. È stato bello ricevere tanti messaggi di auguri, tanto calore. Grazie a tutte le persone che ci hanno scritto».

Martedì la notizia del lieto evento si è diffusa infatti rapidamente a Clusone, in un tam-tam nei gruppi whatsapp in cui è stata annunciata la nascita della prima bimba di una delle famiglie ucraine accolte a Clusone. «Un segno di speranza», «Una notizia che scalda il cuore», «Viva la vita» tantissimi i messaggi per dare il benvenuto a Emma che a Clusone è già famosa ma che soprattutto ha portato tanta gioia nella sua famiglia, lontana da casa, ma accolta con tanto calore nella sua nuova comunità. Una famiglia che pian piano si è integrata: i fratelli Oleh e Vadim frequentano la scuola, papà Ihor lavora da un gommista a Villa D’Ogna- «Ci troviamo bene qui – racconta Tania che con Emma è stata dimessa ieri (giovedì ndr)- siamo sereni perché siamo tutti insieme, altre famiglie non sono così fortunate». Il pensiero va ai connazionali, alle famiglie divise tra L’Ucraina e il resto dell’Europa. A Clusone, sin dai primi giorni di emergenza c’è stata grande solidarietà.

«Forte vicinanza»

«Sin da subito ci siamo attivati in sinergia con i servizi sociali del comune e sono nate una serie di iniziative. Come parrocchia, ad esempio ci siamo fatti carico dell’accoglienza di una famiglia di 7 persone(dalla bisnonna ai nipoti) – spiega l’arciprete di Clusone monsignor Giuliano Borlini – Forte sin da subito la vicinanza da parte di tutta la comunità che poi è proseguita attraverso il Comitato. Diverse anche le occasioni di incontro. Domenica 11 ci eravamo trovati in oratorio, c’era anche la famiglia di Tetiana e Ihor insieme a una trentina di persone, per un pranzo in oratorio per gli auguri di Natale».

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