In tantissimi a Castione della Presolana per l’ultimo saluto a Carlo Bendotti

IL LUTTO. «La morte è uno strappo, ma è anche il momento della gratitudine. In questa gratitudine rileggiamo la sua vicenda umana e quella memoria ci scalda il cuore».

Castione della Presolana

Nella chiesetta della Madonna della Neve, a pochi passi dalla sua casa e dal suo bar «Piccolo Museo», nel pomeriggio di mercoledì 8 ottobre in tantissimi hanno voluto dare l’ultimo saluto a Carlo Bendotti, 83enne del Passo della Presolana, trovato privo di vita domenica mattina 5 ottobre in una zona impervia del «Salto degli sposi», nel territorio Angolo Terme.

L’ultimo saluto

In corteo dalla sua abitazione il feretro ha raggiunto la chiesetta gremita per il funerale celebrato dal nuovo parroco di Castione, don Paolo Biffi. «In questa bellissima giornata, ricordare Carlo significa ricordarci che ognuno di noi può essere per gli altri un raggio di sole - ha detto il sacerdote durante l’omelia invitando familiari e amici a fare tesoro della vita e delle esperienze condivise con Bendotti - dobbiamo vivere bene, il bello della vita è amare e donare agli altri amore. La morte è uno strappo, ma è anche il momento della gratitudine. In questa gratitudine rileggiamo la sua vicenda umana e quella memoria ci scalda il cuore». Ai piedi della regina delle Orobie il «Signore delle cime» cantato dal Coro la Presolana ha accompagnato il feretro nell’ultimo viaggio verso il camposanto di Colere.

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