Turismo «cafone» tra rifiuti e maleducazione, ecco cosa dice l’esperta di galateo

L’INTERVISTA. Rossana Capelli è consulente di stile: «Buone maniere anche in boschi e sentieri». L’invito a non girarsi dall’altra parte con chi sbaglia: rifiuti abbandonati? Facciamolo presente.

«In tutti gli ambienti, anche per sentieri e boschi, vale la regola base: capiamo di avere le buone maniere quando abbiamo a che fare con qualcuno che le buone maniere non le ha. Lo guarderemo e penseremo: “Poverino, la nostra è una vita più piena e gratificante”». Ha frequentato l’Accademia Italiana di Galateo e, consulente di stile e appassionata della materia, Rossana Capelli non ha dubbi a proposito del cosiddetto «turismo cafone» che non risparmia neppure le terre alte: «A meno che i comportamenti altrui non ledano in modo forte la nostra libertà, chiudiamo un occhio e andiamo avanti».

In osservanza di quale precetto incrollabile?

«L’attenzione e l’educazione all’altro. Anche in montagna, di fronte alle situazioni più diverse che possono mettere in discussione la sicurezza nostra e di chi ci sta accanto. Se c’è una criticità, un imprevisto, non voltiamo la testa dall’altra parte, ma agiamo».

Quindi, lo stile è sempre importante?

«Il galateo ricopre tutte le parti della nostra vita. È uno stile che va applicato per noi stessi, per far stare bene gli altri e per il rispetto dell’ambiente. Anche la montagna ha regole di comportamento che innanzitutto occorre conoscere, metterle in pratica è il passo successivo».

«È preferibile chiedere l’intervento di chi è preposto, come per esempio il gestore dell’area in cui ci troviamo, il rifugista o, nella peggiore delle ipotesi, le forze dell’ordine»

E quando l’atteggiamento fuori le righe è davvero pesante?

«Non perdiamo mai l’educazione e la gentilezza. Cerchiamo di farlo presente. Qualcuno ha bevuto troppo o la situazione sta sfuggendo di mano? È preferibile chiedere l’intervento di chi è preposto, come per esempio il gestore dell’area in cui ci troviamo, il rifugista o, nella peggiore delle ipotesi, le forze dell’ordine. Evitiamo di arrivare a circostanze pericolose».

Le è capitato di essere messa a dura prova in un contesto simile?

«Altro che: è successo e purtroppo avviene spesso. Una volta eravamo in un bosco a fare picnic e il gruppo vicino a noi, finito di pranzare si è alzato e se ne è andato. Ho fatto presente che i rifiuti vanno portati a casa e non lasciati sul posto, la risposta è stata che dovevo farmi gli affari miei...».

«Pure in una discussione accesa, mai togliere mai la dignità all’altro, non si va oltre le righe. È chiaro che non vuole dire stare zitto e sopportare tutto, le cose vanno dette con fermezza»

E come è andata a finire?

«Che non era il caso di insistere: ho ringraziato per le “buone maniere”, ho raccolto ciò che andava raccolto e l’ho buttato io. Chi è più educato e più gentile deve sfruttare queste doti per migliorare le persone e, in questo caso, anche l’ambiente».

Il galateo non prevede discussioni, non è concesso perdere le staffe.

«È difficilissimo e a volte capita. Ripeto sempre questa cosa: l’importante per chi ha il galateo, pure in una discussione accesa, è di non togliere mai la dignità all’altro, non si va oltre le righe. È chiaro che non vuole dire stare zitto e sopportare tutto, le cose vanno dette con fermezza. È la messa alla prova della regola base: si capisce di avere il galateo quando gli altri non l’hanno e sono maleducati. Noi li guardiamo e andiamo oltre».

Altro che baciamano...

«Le buone maniere sono un lusso. Se la scarsità è l’elemento che dà valore alle cose, ce lo dimostra appunto il lusso, questo è il campo del galateo: ce n’è in giro talmente poco che chi lo utilizza oggi è una rarità. È un vero lusso, perché sa come comportarsi e sa essere adeguato in ogni contesto».

«Anche in montagna, di fronte alle situazioni più diverse che possono mettere in discussione la sicurezza nostra e di chi ci sta accanto. Se c’è una criticità, un imprevisto, non voltiamo la testa dall’altra parte, ma agiamo»

Compreso l’abbigliamento.

«Il dress code è un elemento importante del galateo. Gli abiti ci aiutano a essere adeguati. Ci vengono incontro nell’affrontare situazioni che ci mettono in difficoltà. Vale anche per la montagna: con il vestito e i modi giusti tutto risulta più facile. Mi piacerebbe scrivere il prossimo manuale sul connubio tra abbigliamento e buone maniere».
Margherita Balduzzi

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