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Giovedì 11 Dicembre 2025
Bergamo-Terra del Volontariato: «I premi raccontano un impegno plurale che sa rinnovarsi»
I RICONOSCIMENTI. La 7ª edizione: la scelta fra 70 candidature. Bianchi (Csv): «Capacità anche di rivedere il proprio ruolo».
La settima edizione del premio «Bergamo-Terra del Volontariato» conferma l’impegno dei promotori, Csv Bergamo, L’Eco di Bergamo, Fondazione della Comunità Bergamasca e Provincia di Bergamo, nel valorizzare le realtà che, in tutta la provincia, incarnano i valori fondanti della solidarietà e della partecipazione civica.
Cinque categorie
Nato nel 2019, riconosce ogni anno associazioni e volontari che si distinguono per creatività, impegno costante e capacità di rispondere ai bisogni della propria comunità, contribuendo alla diffusione di una cultura del dono e della responsabilità condivisa. Il regolamento «prevede cinque categorie, pensate per abbracciare la varietà del mondo del volontariato bergamasco: dalle associazioni socie del Csv alle storie narrate sulle pagine de L’Eco di Bergamo, passando per i progetti sostenuti dalla Fondazione della Comunità Bergamasca, il volontariato giovanile e le realtà anche più informali in tutto il territorio. Una mappa ricca e plurale che, come le oltre 70 candidature arrivate, racconta un volontariato capace di rinnovarsi e di interrogare continuamente il proprio ruolo nella società», spiega il presidente di Csv Bergamo Oscar Bianchi.
Cinque realtà, un’unica, grande lezione: il volontariato non è solo generosità, ma capacità di immaginare un futuro più umano, giusto e partecipato
Quest’anno il «Premio all’associazione socia Csv» è andato a InConTra ets, centro di giustizia riparativa e mediazione umanistica di Bergamo. Da vent’anni l’associazione lavora con rigore e sensibilità nell’ambito della giustizia riparativa, offrendo percorsi di mediazione tra autori di reato, vittime e comunità. Un impegno spesso silenzioso ma prezioso, che aiuta a trasformare ferite e conflitti in occasioni di responsabilità, ascolto e ricomposizione.
Il «Premio al volontariato bergamasco» è stato assegnato a Il Porto odv, associazione attiva nell’Isola dagli anni ’90. La sua storia è quella di un approdo sicuro per le persone migranti: percorsi di accoglienza, accompagnamento nella ricerca di casa e lavoro, sostegno nell’apprendimento della lingua e nella costruzione di nuove relazioni. Il Porto continua a essere un punto di riferimento per chi arriva da lontano ma anche un luogo che aiuta la comunità locale a incontrare l’«altro», a conoscerlo, a riconoscerne dignità e risorse.
Un gruppo di ragazzi under 30
Per la categoria «Premio al Volontariato giovanile», gli organizzatori hanno voluto riconoscere l’impegno di We Care, un gruppo di ragazzi under 30 della Val Seriana che ha scelto di investire le proprie competenze - maturate anche fuori dal contesto vallare e italiano - per il bene comune. We Care propone percorsi rivolti ai giovani, incoraggiandoli a diventare protagonisti della vita delle loro comunità e non semplici spettatori. Grazie a uno sguardo nuovo e innovativo, l’associazione riesce a valorizzare esperienze già presenti sul territorio, generando scambi, incontri e collaborazioni che restituiscono un’immagine positiva, dinamica e a tratti sorprendentemente vitale del territorio.
Il «Premio Cuore Bergamasco», dedicato alle storie narrate su «L’Eco di Bergamo» durante l’anno, ha scelto di valorizzare Le Iris di Trebecco ets. Il progetto «Un’iris per non dimenticare» porta la bellezza dei fiori in scuole, comuni, aziende, cortili e spazi pubblici. Un progetto nato da una ferita personale che ha saputo trasformarsi in un forte segnale civico, richiamando l’attenzione sul tema del femminicidio e promuovendo la cultura del rispetto e della non violenza.
Uno spazio di partecipazione
Infine il «Premio in memoria di Carlo Vimercati» è andato all’associazione Olive a pArte ets, che da anni diffonde la cultura teatrale come spazio di incontro, crescita e partecipazione. L’associazione coniuga arte e impegno sociale, rispondendo ai bisogni di inclusione e rigenerazione culturale del Sebino e in generale delle vallate bergamasche. Cinque realtà (che saranno raccontate su questa pagina anche nelle prossime settimane), cinque modi diversi di prendersi cura della comunità, ma un’unica, grande lezione: il volontariato non è solo generosità, ma capacità di immaginare un futuro più umano, giusto e partecipato.
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