Con Baleno Festival vanno in scena disabilità e fragilità

A giugno torna nel Parco Ermanno Olmi la rassegna di Tantemani, cooperativa del Patronato. Concerti e illustrazioni, si cercano giovani volontari.

A giugno torna nel Parco Ermanno Olmi della Malpensata Baleno Festival: l’happening di Tantemani che dal 2018 porta in città attività e laboratori creativi condotti da utenti e operatori del progetto, ai quali si aggiungono concerti, spettacoli, proiezioni di film all’aperto e presentazioni. Un’esperienza che nasce per aprire ad un pubblico più ampio quelle esperienze virtuose che accadono all’interno dell’officina-laboratorio della cooperativa sociale Patronato San Vincenzo, dove persone con diverse abilità o che vivono momenti di fragilità si sperimentano quotidianamente in attività creative che consentono loro di costruire relazioni e sviluppare competenze.

Luoghi di relazione

«Abbiamo pensato ad un Festival perché i festival sono luoghi di relazione. Baleno in particolare ha un focus sulle relazioni interne al quartiere e punta a dialogare con la comunità che lo attraversa, ma allo stesso tempo vuole mettere in dialogo le differenze e le fragilità». Lo spiega Davide Pansera, il direttore creativo del progetto Tantemani, che racconta come questa esperienza consente attraverso i laboratori di aprire un dialogo tra gli spettatori che fruiscono il Festival e chi lo produce, che porta con sé anche storie di fragilità. L’edizione 2022 sarà la quarta per Baleno. «Nel 2020 ci siamo fermati, perché le restrizioni per la pandemia ci avrebbero costretto a perdere quella dimensione di relazione che caratterizza il nostro Festival. Lo scorso anno abbiamo ripreso, modificando alcune cose proprio per via della situazione pandemica: l’edizione ha centrato gli obiettivi e ci siamo portati a casa alcune idee che riproporremo anche il prossimo giugno. Per esempio la suggestione artistica di unire illustratori e concerti: lo scorso anno, quando il pubblico non poteva ballare, per dare più corpo alle performance abbiamo invitato artisti ad illustrare dal vivo il concerto. Ci siamo accorti che ha funzionato e lo faremo anche quest’anno». Il percorso che porta al Festival di giugno è già iniziato e Tantemani oggi è alla ricerca di volontari che vogliano ingaggiarsi fin da subito nell’organizzazione: come tante altre esperienze culturali, infatti, anche Baleno è realizzato grazie al supporto di volontari che sostengono le attività nei giorni di festa . Quest’anno però gli organizzatori di Baleno vogliono coinvolgere i volontari anche nella fase di preparazione, per permettere loro di vivere in prima persona le riflessioni e le relazioni con persone con disabilità cognitiva e che vivono situazioni di fragilità; ma anche per sperimentare la creatività che proporranno al festival in prima persona e di toccare con mano come sia un potente strumento di relazione e di manifestazione della propria identità.

Equilibri molto delicati

Tantemani è quindi alla ricerca di alcuni volontari tra i 18 e i 30 anni (non vincolanti) che abbiano voglia di supportare l’organizzazione del Festival Baleno a giugno, ma anche di prendere parte ad un percorso che inizierà già in aprile e che li vedrà protagonisti di azioni che porteranno alla costruzione del Festival. «Ci sono almeno due ragioni perché ci sono volontari a Baleno: la prima è perché servono. Baleno è un festival sociale prima ancora che culturale e si regge su equilibri molto delicati, i volontari fanno parte di questo equilibrio e sono essenziali per lo svolgimento. Ma non è solo questo. L’idea di creare quest’anno una formazione è quella di aprire un dialogo con queste persone: presentare loro il nostro modo di relazionarci alle fragilità, il ruolo che la creatività ha in questo rapporto e provare a farglielo vivere stando nei laboratori, conoscendo gli utenti con cui condivideranno Baleno. Ci aspettiamo si portino a casa uno sguardo un po’ cambiato, capace di riconoscere punti di forza e valore di queste persone e che si svincoli dal pietismo».

A ciascun volontario verrà chiesto di prendere parte all’attività per mezza giornata alla settimana. A giugno il percorso si concluderà con un’esperienza creativa guidata da un artista all’interno del quartiere della Malpensata, che diventerà parte stessa del Festival

I giovani interessati a prendere parte a questa esperienza potranno candidarsi a partire da oggi e per tutto il mese di marzo scrivendo una mail con una breve presentazione a [email protected] . Dopo un incontro conoscitivo, il percorso di formazione prenderà il via ad aprile e prevederà delle presenze settimanali all’interno dei laboratori di Tantemani oltre che incontri di approfondimento legati al tema della disabilità. A ciascun volontario verrà chiesto di prendere parte all’attività per mezza giornata alla settimana. A giugno il percorso si concluderà con un’esperienza creativa guidata da un artista all’interno del quartiere della Malpensata, che diventerà parte stessa del Festival. «Saranno poi i volontari e gli utenti a condurre questa proposta nelle giornate del festival e proporla al pubblico, oltre alle altre attività che i volontari da sempre portano avanti: accoglienza artisti, info point, somministrazione, supporto ai laboratori. Questo perché vogliamo renderli ancora più protagonisti di questa esperienza. Senza dimenticare che nell’organizzare gli impegni cercheremo sempre di seguire le inclinazioni e gli interessi di ciascuno». Per maggiori informazioni: www.tantemani.it

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