
Volontariato / Bergamo Città
Giovedì 19 Giugno 2025
«Gli Stati generali del volontariato per riaccendere speranza e passione»
LA TERZA EDIZIONE. Oscar Bianchi, presidente di Csv Bergamo: «Momento storico complesso, va costruito il passaggio di consegne alle nuove generazioni». Quattro i temi prioritari.
Il prossimo autunno si svolgerà a Bergamo la terza edizione degli «Stati generali del volontariato bergamasco», promossa dal Centro di servizio per il volontariato di Bergamo Ets (Csv Bergamo Ets): un’importante occasione per chiamare a raccolta i volontari di tutta la provincia e riflettere insieme sulle priorità di lavoro che il volontariato bergamasco dovrà perseguire nei prossimi anni.
Dopo la prima edizione del 2016 e la seconda del 2021, nel 2025 Csv ripropone l’iniziativa come occasione per discutere su quelle che sono oggi le questioni intorno a cui il volontariato deve lavorare e definire proposte progettuali da portare avanti negli anni successivi. Il presidente di Csv Bergamo, Oscar Bianchi, racconta come nasce questa edizione e di cosa tratterà.
A distanza di quattro anni dalla precedente edizione, perché avete scelto di riproporre l’iniziativa?
«Stiamo vivendo un momento storico complesso, in cui è più che mai necessario investire nel dare forma a comunità più attente, solidali, attive e nel sostenere la capacità dei cittadini di partecipare alla vita pubblica. I dati ci dicono che il modo di fare volontariato sta cambiando, bisogna costruire il passaggio di consegne alle nuove generazioni. Bergamo resta una terra ricca di volontariato, di fronte a un bisogno non ci tiriamo mai indietro e il grande cuore dei bergamaschi è sempre visibile. Ma non siamo immuni dalle fatiche, che vengono rispecchiate dall’ultimo censimento Istat sul non profit evidenziando un calo dell’impegno volontario. Il compito che i volontari devono portare avanti è fondamentale e prezioso, sancito dalla Costituzione e necessario per far funzionare il nostro sistema sociale. Per questo lo slogan di questa terza edizione sarà “Il dovere della gioia e della speranza”: come volontari abbiamo il compito di trasmettere speranza verso un futuro migliore, che siamo chiamati a costruire già oggi. Con questa iniziativa vogliamo riaccendere nei territori la scintilla della passione per il possibile».
«Stiamo vivendo un momento storico complesso, in cui è più che mai necessario investire nel dare forma a comunità più attente, solidali, attive e nel sostenere la capacità dei cittadini di partecipare alla vita pubblica. I dati ci dicono che il modo di fare volontariato sta cambiando, bisogna costruire il passaggio di consegne alle nuove generazioni»
Quali saranno i temi attraverso cui declinerete questo messaggio?
«A partire dalla relazione costanti e quotidiane con le associazioni e con i volontari, abbiamo individuato quattro filoni tematici intorno a cui organizzare i lavori che esprimono le priorità di lavoro trasversali che il volontariato oggi avverte come urgenti: “Politica è partecipazione”, “Desiderio ostinato di umanità”, “Prossimità. Costruiamo insieme legami inediti” e “L’orizzonte comune dei diritti”».
La manifestazione si svolgerà dal 20 settembre al 4 dicembre e sarà strutturata in una ventina di appuntamenti, suddivisi in nuclei tematici. A breve sarà online il sito www.sgvb.it con il programma completo della rassegna
Come sono stati costruiti i contenuti e le proposte?
«I pensieri e le proposte che riempiranno questi quattro macro-contenitori sono l’esito di un lavoro preparatorio che ci ha visto realizzare 4 focus group con 26 associazioni, un percorso con 9 giovani volontari e 7 giovani amministratori, 21 interviste con altrettante associazioni socie di Csv. Mi permetto, inoltre, di ringraziare il Consiglio direttivo di Csv e lo staff del Centro che nei mesi scorsi hanno lavorato per rendere possibile tutto quello che verrà realizzato in autunno.
Un grande coinvolgimento del volontariato, che però non vuole lavorare da solo...
«Da sempre lo stile di Csv, che mi sento di poter dire è condiviso dalle associazioni, è quello di lavorare con altri, simili e diversi. Abbiamo quindi lavorato affinché questa edizione degli Stati generali sia condivisa e coinvolga tutti i soggetti del territorio con cui il volontariato è chiamato a dialogare quotidianamente. Ma anche aprendo collaborazioni inedite. Perché solo uniti si può costruire una società migliore da consegnare alle nuove generazioni. È a questo che richiama lo slogan di questa edizione: non solo i volontari, ma anche tutti i cittadini e le istituzioni sono chiamati al “dovere della gioia e della speranza”».
La manifestazione si svolgerà dal 20 settembre al 4 dicembre e sarà strutturata in una ventina di appuntamenti, suddivisi in nuclei tematici. A breve sarà online il sito www.sgvb.it con il programma completo della rassegna.
© RIPRODUZIONE RISERVATA