Marco Baliani, la violenza insensata di «Una notte sbagliata»

Tic Tac L’attore cerca di indagare che cosa succede quando una pattuglia di poliziotti si accanisce in modo insensato contro un uomo fragile e inerme. In scena al Teatro Sociale per la rassegna «Altri Percorsi».

È buio, l’angoscia cresce, la narrazione si frantuma spezzata da suoni inquietanti. I disegni si compongono a descrivere il mondo di Tano , u n uomo fragile, solo, imprigionato nella sua mente attanagliata dalla malattia : è bipolare . Prende delle pastiglie, che lo fanno stare meglio, ma il mondo intorno a lui diventa, inevitabilmente, ovattato.

Dal nulla, incomprensibilmente, tutto si trasforma in violenza cieca, sorda

È al parco con il cane, Uni, il suo alter ego, l’unico al mondo che lo capisce. Il destino di Tano, nella sua notte sbagliata si «scontra» con due pattuglie della Polizia. Dal nulla, incomprensibilmente, tutto si trasforma in violenza cieca, sorda contro un uomo inerme che soccombe mentre Uni, terrorizzato, assiste alla scena impotente.

Tic Tac. Marco Baliani in «Una notte sbagliata»

Marco Baliani, in «Una notte sbagliata» porta in scena il tentativo di indagare che cosa succede quando un essere inerme viene selvaggiamente picchiato fino alla morte , una riflessione profonda sulla violenza, sul tema capro espiatorio .È un racconto complesso, narrato da più punti di vista, quello in prima persona di Tano, il protagonista, ma anche di un narratore esterno, del cane che parla, del dottore. Un coro di voci che avvolgono lo spettatore e dilatano un’azione che dura pochi minuti, la spalmano, la arricchiscono di particolari, di sfumature psicologiche. Il tema da particolare diviene universale, il pensiero va alle tanti notti sbagliate di questi anni in Italia e infine assume una valenza personale quando Baliani racconta in prima persona un episodio simile vissuto quando aveva 17 anni.

È il tentativo di indagare che cosa succede quando un essere inerme viene selvaggiamente picchiato fino alla morte

Una notte sbagliata di e con Marco Baliani,
regia Maria Maglietta,
scene, luci, video Lucio Diana
paesaggi sonori Mirto Baliani
costumi Stefania Cempini
disegni Marco Baliani
produzione Marche Teatro
direttore di produzione Marta Morico
organizzazione, distribuzione Alessandro Gaggiotti
distribuzione Ilenia Carrone
assistente di produzione Claudia Meloncelli
direzione tecnica allestimento Mauro Marasà, Roberto Bivona
allestimento tecnico Jacopo Pace
direttore di scena Cosimo Maggini
fonico Federico Occhiodoro
comunicazione, ufficio stampa Beatrice Giongo
grafica esecutiva Fabio Leone
foto di scena Marco Parollo

© RIPRODUZIONE RISERVATA