Borgo di Terzo in ginocchio - le foto
La storia: in frantumi il sogno di una casa

«Qui ci sarebbe il soggiorno, a fianco la cucina, là un’altra stanza». Eleonora Zambetti non allarga le braccia dalla desolazione soltanto perché deve reggere la scopa di saggina.

È tutto il giorno che martedì 14 giugno va di ramazza per liberare dal fango la casa (sempre più) dei suoi sogni, mentre altri operai e volontari svuotano con badile e carriole il garage dal denso fango. Sarebbero dovuti entrare per agosto, i Colonetti, nella nuova casa. «Una ristrutturazione, ma è stato praticamente peggio che farla nuova daccapo – spiega Eleonora, moglie di Patrik Colonetti –. Ma ora dovremo rivedere tutti i piani, guardi qua...».

Qua ci sono un piano intero, il piano terra che dà sulla via dei Tigli – la più martoriata di Borgo di Terzo dopo la bomba d’acqua di lunedì sera – che è uno scivolosissimo lago da poco prosciugato. Ciò che è rimasto all’interno andrà per lo più gettato. Anche la favolosa vasca idromassaggio pronta per essere installata. Anche i serramenti («hanno iniziato a montarli ieri», sottolinea la vicina di casa Anna Oberti), alcuni ancora imballati e poggiati al muro. E le condizioni dell’impianto elettrico sono tutte da verificare. La forza travolgente della valletta del Paradiso, un nome da dimenticare da queste parti, ha letteralmente spazzato via i prati sul retro, riempito di fango garage e sotterranei, livellato orti ed erba, spazzando via tutto ciò che trovava.

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