In 150 isolati dalla frana: «Noi di Cà Campo su e giù dai sentieri. Riaprite in fretta»

Strozza Gli abitanti della frazione costretti a raggiungere il fondo valle senza auto. Il sindaco: vogliamo riaprire la strada a fasce orarie.

Le auto dei residenti di Cà Campo , la frazione isolata da mercoledì mattina a causa della frana che ha compromesso la strada, sono state tutte portate in paese, all’inizio di via Cà Campo e nella zona del municipio : in totale circa cinquanta veicoli, trasferiti venerdì mattina in una «finestra» temporale concessa dai tecnici. La frazione Cà Campo conta almeno un quarantina di famiglie pari a 150 persone che vivono sia nell’antico nucleo storico ristrutturato che in palazzine e qualche piccolo condominio realizzato negli anni scorsi. Ci vorranno almeno 40 giorni per tornare a percorrere in auto la via che collega Cà Campo a Strozza , unica strada di collegamento della piccola frazione. Venerdì sono iniziati i lavori affidati all’impresa Bettineschi Srl di Rovetta.

Ci vorranno almeno 40 giorni per tornare a percorrere in auto la strada

Senza strada, l’unico collegamento tra Strozza e Cà Campo è una mulattiera non illuminata di mezzo chilometro, che si arrampica sul fianco della montagna . Katiuscia Cortinovis , operaia, in questi giorni è impegnata nel turno notturno in un’azienda meccanica a Ponte San Pietro: «Non è molto simpatico fare il pezzo di mulattiera un po’ malmessa e senza luce alla sera per raggiungere l’auto parcheggiata a Strozza e andare al lavoro. Il ritorno è uguale, dopo le sei c’è ancora buio e con la stanchezza, dopo una notte di lavoro, pesano i cinquecento metri e più in salita per tornare a casa ».

In cima alla mulattiera incontriamo GianAndrea Maconi con la moglie Paola e il portalettere in pensione Tiziano Rota. Hanno fatto la spesa in paese: « Certo non ci strappiamo i capelli, però il disagio c’è, confidiamo che nei prossimi giorni almeno per qualche ora al giorno si attivi un senso unico alternato con semaforo . Insomma, 40 giorni come previsto sono troppi e un tempo così lungo creerebbe un po’ di problemi. Da considerare anche la difficoltà per i soccorsi ad arrivare alla frazione». Rota, ex consigliere comunale, aggiunge: «Almeno 3-4 volte al giorno bisogna andare in paese per prendere l’auto, spostarsi per tutto quello che occorre nella casa, la spesa per noi e per i nostri genitori che abitano nella stessa palazzina, e c’è sempre anche qualche pratica da svolgere e pagamenti in banca o posta». Attilio Rota abita proprio nella prima casa all’uscita della mulattiera e conferma che sono tante le persone che ogni giorno, a piedi, percorrono la stradina, soprattutto alla mattina anche molto presto e alla sera.

«Certo, non ci strappiamo i capelli, però il disagio c’è»

Percorrendo la mulattiera in discesa incontriamo la famiglia di Samuel La Manna , con il fratello Efrem e una loro amica ben carichi di spesa: « Siamo andati a far la spesa in quattro, così ci siamo divisi le borse da portare . Tra una chiacchierata e l’altra arriviamo a destinazione, ma speriamo si risolva in fretta».

« Lunedì mattina ci sarà un sopralluogo del nostro geologo e dell’impresa per fare il punto della situazione e verificare la possibilità di concordare delle fasce ad ore regolate dal semaforo – ha spiegato il sindaco Corrado Cornali –. Mi preme far sapere ai cittadini di Ca’ Campo che abbiamo a disposizione i volontari della Protezione civile della Comunità Montana Valle Imagna per aiutare gli abitanti in difficoltà per i viveri e i medicinali »

Per informazioni e richieste contattare il numero del Comune 035.86.31.80 oppure scrivere una mail a [email protected].

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