Per evitare il razionamento aperta una nuova fonte idrica per la Valle Imagna

L’iniziativa L’intervento di Uniacque a Ponte Giurino va nella direzione di cercare di alleviare le conseguenze della siccità sul nostro territorio.

Per scongiurare il rischio di razionamento e assicurare una maggiore disponibilità della risorsa idrica in Valle Imagna, una delle aree insieme alla Val Serina più colpite dalla carenza (è un territorio che sconta il problema di attingere da piccole sorgenti locali e con un forte flusso turistico, in prevalenza estivo e nel fine settimana), Uniacque comunica l’attivazione di una nuova fonte idrica: la Sorgente di Ponte Giurino, che a pieno regime potrà raggiunge i 140 litri al secondo.

Gli interventi per la captazione dell’acqua, messi in campo nei giorni scorsi grazie all’intenso lavoro che ha visto coinvolti tecnici e Amministratori, consentono ad oggi il recupero di oltre 15 litri di acqua al secondo (il quantitativo è dato dalla capacità delle pompe esistenti e dai sistemi di cloroprotezione e da altri aspetti tecnici), che garantiranno agli utenti di zona una maggior disponibilità idrica.

L’acqua che sgorga dalla sorgente Ponte Giurino è stata preventivamente testata dai laboratori di Uniacque e da laboratori esterni: i campioni analizzati possiedono le caratteristiche chimiche e microbiologiche che rientrano nei valori di parametro delle acque potabili previsti dalla legge.

«Si tratta di un intervento straordinario, così come straordinaria è la situazione in cui ci stiamo muovendo. Le ordinanze da sole non sono sufficienti, è necessario intervenire su tutti i fronti con un piano complessivo di interventi che vanno dalla riparazione urgente delle perdite, alla sensibilizzazione continua a un uso consapevole dell’acqua. La volontà di Uniacque è evitare, in particolare nelle prossime settimane, situazioni ulteriori di massima allerta e criticità». Commenta Pierangelo Bertocchi, Amministratore Delegato di Uniacque.

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