A Nembro 100 domande per i buoni spesa
«In poche ore, tante famiglie senza cibo»

Nel giro di poche ore sono state 100 le domande per accedere ai buoni spesa finanziati con i fondi governatici da parte dei cittadini di Nembro, comune della Bergamasca tra i più colpiti dall’emergenza Coronavirus. A renderlo noto è il sindaco, Claudio Cancelli, preoccupato per la situazione.

«Dalla scorsa mezzanotte avevano la possibilità di fare la domanda online e martedì 7 aprile le richieste erano già cento. Sono tutte famiglie - aggiunge non nascondendo la sua preoccupazione - che non riescono più a mangiare. Vediamo quante saranno alla fine della settimana...».

Qualche spiraglio invece arriva dai dati ufficiali dei contagiati e dei decessi: con i primi che da quattro giorni sono fermi a 207, riferisce il sindaco. Anche il trend dei secondi si sta stabilizzando: si è passati dalla media di 10 morti al giorno a metà marzo, a quella attuale di 1 o 2 al giorno a con alcune giornate in cui in numero è pari a zero. Infine nella Rsa del comune su 90 ospiti, riferisce sempre Cancelli, in un mese ne sono morti 32.

Sulla questione zona rossa a Nembro è poi intervenuto Attilio Fontana, dopo la polemica di lunedì e il botta e risposta con il premier Conte e le domande del primo cittadino Cancelli: «Non c’è stato nessun rimpallo di responsabilità con il governo» dice sull’istituzione di una zona rossa a Nembro e Alzano Lombardo. «Io - ha aggiunto - ho esplicitato il percorso in cui si sono svolti i fatti» ovvero che quando il governo ha reso zona rossa tutta la Lombardia, lo stesso governatore non aveva «alcun titolo» per fare altro. «Il primo decreto legge del governo dava la possibilità di intervenire solo nelle more dell’adozione dei decreti del presidente del Consiglio» e quindi, una volta firmato il Dpcm, «secondo i tecnici giuristi della Regione io - ha concluso - non potevo più intervenire».

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